di Nicola Zuccaro - "La politica senza l'aiuto dei privati non riuscirà a rivitalizzare le zone centrali delle città e pochi fanno qualcosa per cambiare questa condizione ". Va giù duro Sandro Ambruosi - evidenziando nella fattispecie del Borgo murattiano di Bari - che per il rilancio della centralità del capoluogo pugliese, occorre fare squadra con ciascun componente che tenga fede al proprio ruolo perché
"le partite si vincono" così. Il Presidente della Camera di Commercio di Bari, intervenuto alla presentazione della rassegna musicale
"Bari Suona fuori Medimex", ha utilizzato questa metafora non solo perchè Bari, fra il 27 ed il 28 ottobre, assurga a capitale della musica italiana.
E in quell'anno zero auspicato da Silvio Maselli, non è mancato l'affondo dell'Assessore comunale alle Culture ad
indirizzo della classe imprenditoriale che, durante il secolo scorso, ha reso asfittica questa città, relegandola nel puro 'Levantinismo'.
Sarà la due giorni precedentemente menzionata a sconfiggere questo stereotipo che ha caratterizzato la millenaria storia di Bari?
