BRINDISI - Conferimento temporaneo dei rifiuti nella vicina discarica di Formica, è questo il provvedimento d’emergenza previsto dal Presidente della Provincia Bruno per risolvere l’emergenza rifiuti a Brindisi. Esprime tutte le sue perplessità in merito a questa decisione il consigliere regionale del M5S, Gianluca Bozzetti, brindisino: “Sono mesi che denuncio pubblicamente una situazione rifiuti emergenziale, che rischiava palesemente di esplodere in maniera imminente e questo momento purtroppo è arrivato. Oggi il presidente Bruno corre ai ripari con un provvedimento d’emergenza che non può che destare ulteriori preoccupazioni dal momento che parliamo di rifiuti non biostabilizzati e con valori respirometrici superiori ai limiti stabilite dalla legge".
"Ma non solo - prosegue Bozzetti - non bisogna dimenticare che solo pochi mesi fa la discarica di Formica è stata dissequestrata a termine del suo primo capitolo giudiziario che ha visto coinvolta e condannata la Formica Ambiente, azienda che gestiva la discarica, per i reati di traffico illecito di rifiuti, corruzione e rivelazione del segreto istruttorio. Parliamo di conferire in una discarica, che è già stata interessata da numerosi interventi di bonifica nel corso degli anni per tamponare i casi di sversamento di percolato nella falda”.
Bozzetti parla inoltre di “scelte schizofreniche” dal momento che un’ordinanza del Sindaco Consales del 29/09/2015, emessa a seguito del sequestro della discarica di Autigno per il conclamato inquinamento della falda, ha prescritto il divieto d’utilizzo assoluto delle acque di falda per uso civile e/o sanitario, per l’irrigazione di colture orticole, per pascolo, piantagione e sfalcio di foraggio e colture assimilate destinate all’alimentazione zootecnica, per un raggio di 1 km dal perimetro della discarica. “Stranamente - prosegue Bozzetti - non si è però tenuto conto che nel raggio dell’ordinanza rientra anche la discarica di Formica, di per sé, quindi, potenzialmente una possibile ulteriore fonte d’inquinamento della falda.”
Le numerose inchieste giudiziarie che coinvolgono la discarica di Autigno, oggi sotto sequestro, l’impianto di biostabilizzazione di CDR di Brindisi e la Nubile srl, gestore di entrambi gli impianti, secondo Bozzetti “non fanno che rendere inaccettabile ed insostenibile per tutta la cittadinanza una situazione già di per sé altamente compromessa. - e rincara la dose con un appello al presidente Emiliano - La scarsa capacità gestionale del “mondo dei rifiuti” di molti dei comuni della provincia, con Brindisi capofila, ha portato al collasso generale. Inquinamento, dubbi rapporti tra istituzioni locali e gestori degli impianti, inchieste giudiziarie ecc., tutto ciò non può e non deve essere ignorato dalla Regione Puglia. La provincia di Brindisi non può e non deve essere dimenticata dal presidente Emiliano, così come francamente sta avvenendo. La situazioni rifiuti a Brindisi e provincia è ormai arrivata al collasso, adesso c’è un assoluto bisogno di un duro quanto inevitabile intervento della Regione. Invito, quindi, il Presidente e gli assessori competenti a prendere di petto la situazione, ponendo un forte accento sulla crisi provinciale e soprattutto brindisina, riportando sul giusto binario, un treno ormai deragliato”.
"Ma non solo - prosegue Bozzetti - non bisogna dimenticare che solo pochi mesi fa la discarica di Formica è stata dissequestrata a termine del suo primo capitolo giudiziario che ha visto coinvolta e condannata la Formica Ambiente, azienda che gestiva la discarica, per i reati di traffico illecito di rifiuti, corruzione e rivelazione del segreto istruttorio. Parliamo di conferire in una discarica, che è già stata interessata da numerosi interventi di bonifica nel corso degli anni per tamponare i casi di sversamento di percolato nella falda”.
Bozzetti parla inoltre di “scelte schizofreniche” dal momento che un’ordinanza del Sindaco Consales del 29/09/2015, emessa a seguito del sequestro della discarica di Autigno per il conclamato inquinamento della falda, ha prescritto il divieto d’utilizzo assoluto delle acque di falda per uso civile e/o sanitario, per l’irrigazione di colture orticole, per pascolo, piantagione e sfalcio di foraggio e colture assimilate destinate all’alimentazione zootecnica, per un raggio di 1 km dal perimetro della discarica. “Stranamente - prosegue Bozzetti - non si è però tenuto conto che nel raggio dell’ordinanza rientra anche la discarica di Formica, di per sé, quindi, potenzialmente una possibile ulteriore fonte d’inquinamento della falda.”
Le numerose inchieste giudiziarie che coinvolgono la discarica di Autigno, oggi sotto sequestro, l’impianto di biostabilizzazione di CDR di Brindisi e la Nubile srl, gestore di entrambi gli impianti, secondo Bozzetti “non fanno che rendere inaccettabile ed insostenibile per tutta la cittadinanza una situazione già di per sé altamente compromessa. - e rincara la dose con un appello al presidente Emiliano - La scarsa capacità gestionale del “mondo dei rifiuti” di molti dei comuni della provincia, con Brindisi capofila, ha portato al collasso generale. Inquinamento, dubbi rapporti tra istituzioni locali e gestori degli impianti, inchieste giudiziarie ecc., tutto ciò non può e non deve essere ignorato dalla Regione Puglia. La provincia di Brindisi non può e non deve essere dimenticata dal presidente Emiliano, così come francamente sta avvenendo. La situazioni rifiuti a Brindisi e provincia è ormai arrivata al collasso, adesso c’è un assoluto bisogno di un duro quanto inevitabile intervento della Regione. Invito, quindi, il Presidente e gli assessori competenti a prendere di petto la situazione, ponendo un forte accento sulla crisi provinciale e soprattutto brindisina, riportando sul giusto binario, un treno ormai deragliato”.