Cassa integrazione in crescita in Puglia. “Ancora distanti i livelli pre-crisi”

BARI - Continua la crescita della cassa integrazione in Puglia: a settembre 2015, le tre forme di intervento di integrazione salariale hanno raggiunto quasi 2.4 milioni di ore autorizzate dall’Inps, equivalenti a 14.118 lavoratori coinvolti nel solo mese di settembre. Complessivamente, la cassa integrazione risulta cresciuta del 25.7% rispetto ad agosto 2015 mentre, sui dodici mesi precedenti, ha segnato una riduzione di 57.8 punti percentuali. Su settembre 2008 (anno di inizio crisi) il rialzo è pari all’85.5%.

Nel merito, la cassa ordinaria (Cigo) di settembre 2015 ha registrato un incremento del 200.9% su agosto 2015 e una riduzione del 43% su base annua. Pesante la comparazione con settembre 2008: +170.5%. Relativamente alla cassa straordinaria (Cigs) si segna +21% sul mese di agosto 2015 e -60.7% su settembre dello scorso anno. Su settembre 2008, la crescita della Cigs è stata del 48.4%.

“Stiamo vivendo – dichiara Aldo Pugliese, Segretario generale della UIL di Puglia – un periodo di stagnazione economica, dovuto anche e soprattutto al blocco o alla non apertura di cantieri di piccole, medie e grandi dimensioni. Non è certo un caso che la Puglia sia seconda solo alla Calabria nella classifica delle opere incompiute (ben 81). A ciò si aggiunga il completo disinteresse nei confronti del Mezzogiorno da parte del Governo nazionale: non c’è più traccia, dopo gli annunci in pompa magna, del Masterplan che doveva essere inserito nella Legge di Stabilità, così come sono andate perdute le tracce del piano Marshall del Ministro Guidi da 80 miliardi e dei 100 miliardi promessi da Del Rio. Ovvio che, con queste premesse e condizioni, la situazione occupazionale tenda a peggiorare e che la ripresa economica resti solo un’effimera ripresina. Affinché si trasformi in vera crescita, stabile e sana, è necessario che sia sostenuta da efficaci politiche per lo sviluppo”.