LECCE - Giovedì 22 ottobre, dalle ore 10 alle ore 13, alle Officine Cantelmo di Lecce, è in programma un incontro interistituzionale promosso dagli assessori Carmen Tessitore (Servizi Sociali) e Gaetano Messuti (Lavori Pubblici) per discutere del progetto Koiné, il Centro di accoglienza per persone senza fissa dimora che fa parte dei beni confiscati alla mafia trasferiti dall'Agenzia del Demanio al patrimonio indisponibile del Comune di Lecce.
All'incontro sono stati invitati oltre all'Arcivescovo di Lecce, monsignor Domenico D'ambrosio, anche rappresentanti della Prefettura, Questura, Carabinieri, Asl, Caritas, Comunità Emmanuel, Croce Rossa Italiana, associazione City Angels, assessori e consiglieri comunali.
“Il Centro - spiegano gli assessori Carmen Tessitore e Gaetano Messuti - rappresenta una risposta concreta ai bisogni di accoglienza della persone che vivono situazioni di marginalità estrema. E’ necessario, ora, un confronto interistituzionale con il coinvolgimento delle risorse del territorio, in quanto strumento qualificato e fondamentale, per condividere obiettivi comuni e per delineare adeguate modalità di collaborazione”.
Il progetto - reso possibile grazie ai fondi previsti del Pon Sicurezza 2007-2013 - ha posto l'attenzione sul recupero di una masseria abbandonata (Masseria Ghermi) e del relativo terreno circostante, da destinare a una struttura di accoglienza per persone senza dimora e per ex-detenuti avviati a un percorso di inserimento sociale.
All'incontro sono stati invitati oltre all'Arcivescovo di Lecce, monsignor Domenico D'ambrosio, anche rappresentanti della Prefettura, Questura, Carabinieri, Asl, Caritas, Comunità Emmanuel, Croce Rossa Italiana, associazione City Angels, assessori e consiglieri comunali.
“Il Centro - spiegano gli assessori Carmen Tessitore e Gaetano Messuti - rappresenta una risposta concreta ai bisogni di accoglienza della persone che vivono situazioni di marginalità estrema. E’ necessario, ora, un confronto interistituzionale con il coinvolgimento delle risorse del territorio, in quanto strumento qualificato e fondamentale, per condividere obiettivi comuni e per delineare adeguate modalità di collaborazione”.
Il progetto - reso possibile grazie ai fondi previsti del Pon Sicurezza 2007-2013 - ha posto l'attenzione sul recupero di una masseria abbandonata (Masseria Ghermi) e del relativo terreno circostante, da destinare a una struttura di accoglienza per persone senza dimora e per ex-detenuti avviati a un percorso di inserimento sociale.