Corsi gay friendly alla Asl di Bari, Zullo: “Nessuna contrarietà ma perché solo Bari e solo sull'omosessualità?”
BARI - Dichiarazione del presidente del gruppo OLTRE CON FITTO, Ignazio Zullo. "La Asl e il Policlinico di Bari - sostiene Zullo - hanno deciso di fare corsi gay friendly: cinque film con dibattito formativo a seguire per i dipendenti della Asl e del Policlinico di Bari.
Vere e proprie “lezioni di umanizzazione” per prepararli ad affrontare e gestire al meglio temi come l’omosessualità e l’omofobia. Una rassegna cinematografica dal titolo “Mine vaganti” che ha preso il via ieri, 22 ottobre, allo Showille di Bari. Nulla in contrario, anzi. Ma perché solo a Bari?
I dipendenti delle altre Asl pugliesi hanno meno bisogno di essere formati a simili problematiche umane e sociali?".
"Non solo, - prosegue Zullo - ma perché simili corsi – che si avvalgono del supporto di psicologi, sociologi, ricercatori universitari – devono essere mirati solo all’approccio verso chi ha una diversa attitudine sessuale e non verso chi ha una diversa attitudine religiosa, o verso chi vive una fragilità umano-psicologica diversa, penso ai pazienti che hanno subito un trapiantato, ai malati oncologici, ai dializzati, ai diversamente abili, agli extracomunitari, agli indigenti.
Insomma, l’auspicio è che la Asl di Bari, ma tutta la Sanità pugliese organizzi corsi per i propri dipendenti per prepararli ad affrontare e gestire meglio sul piano umano le tante sofferenze, perché l’umanizzazione delle cure riguarda tutti e di maltrattati nelle strutture ospedaliere ce ne sono fin troppi. Ma riguardi appunto tutti, altrimenti in questo modo finiremo per discriminare comunque qualcuno", conclude Zullo.
Vere e proprie “lezioni di umanizzazione” per prepararli ad affrontare e gestire al meglio temi come l’omosessualità e l’omofobia. Una rassegna cinematografica dal titolo “Mine vaganti” che ha preso il via ieri, 22 ottobre, allo Showille di Bari. Nulla in contrario, anzi. Ma perché solo a Bari?
I dipendenti delle altre Asl pugliesi hanno meno bisogno di essere formati a simili problematiche umane e sociali?".
"Non solo, - prosegue Zullo - ma perché simili corsi – che si avvalgono del supporto di psicologi, sociologi, ricercatori universitari – devono essere mirati solo all’approccio verso chi ha una diversa attitudine sessuale e non verso chi ha una diversa attitudine religiosa, o verso chi vive una fragilità umano-psicologica diversa, penso ai pazienti che hanno subito un trapiantato, ai malati oncologici, ai dializzati, ai diversamente abili, agli extracomunitari, agli indigenti.
Insomma, l’auspicio è che la Asl di Bari, ma tutta la Sanità pugliese organizzi corsi per i propri dipendenti per prepararli ad affrontare e gestire meglio sul piano umano le tante sofferenze, perché l’umanizzazione delle cure riguarda tutti e di maltrattati nelle strutture ospedaliere ce ne sono fin troppi. Ma riguardi appunto tutti, altrimenti in questo modo finiremo per discriminare comunque qualcuno", conclude Zullo.