Crisi porto di Bari, Damascelli presenta interrogazione

BARI - “Per gli addetti ad alcune operazioni di servizio nel Porto di Bari è stata avviata  la procedura della cassa integrazione in deroga. Dagli organi di stampa si apprende che tale situazione sarebbe determinata da un forte calo del numero dei croceristi che raggiungono lo scalo portuale del capoluogo pugliese. Poiché il sistema portuale rappresenta, da sempre, una leva di straordinaria importanza per l’economia territoriale, ho depositato un’interrogazione diretta agli assessori regionali ai Trasporti e Turismo, per sapere come e se intendano sostenere la crisi della stazione barese e del turismo nella Provincia di Bari”.
Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli. “Il flusso dei croceristi deve essere incentivato con una seria e concreta attività di promozione del territorio –aggiunge- con la realizzazione di itinerari e percorsi da proporre alle compagnie armatrici affinché siano inserite nella loro offerta turistica. Del resto, l’intera Provincia di Bari ha grandi potenzialità per le sue ricchezze storiche, artistiche e architettoniche, oltre al paesaggio. Senza considerare i traffici commerciali che giocano un ruolo fondamentale per la realtà portuale barese e che andrebbero supportati con interventi di ammodernamento infrastrutturale. Infine, nuovi scenari attendono risposte politiche che speriamo siano convincenti, a partire dal Piano nazionale della portualità e della logistica, approvato dal Governo Renzi, che individua i porti strategici riorganizzando anche la governance delle Autorità. La Regione Puglia, in quest’ottica, deve essere protagonista, specie perché i nostri scali pugliesi soffrono per la grande concorrenza di quelli esteri, che godono di una tassazione agevolata e che sono, dunque, più appetibili dei nostri per le compagnie multinazionali. Attendo risposte alla mia interrogazione –conclude Damascelli- ed auspico anche che la Giunta regionale voglia istituire un tavolo tecnico con l’Autorità Portuale, per avere contezza degli interventi infrastrutturali necessari al rilancio del porto”.

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