ATENE - Nuovo dramma dell'immigrazione nel Mar Egeo. Tre bambini e una donna, di cui non sono state divulgate le nazionalita', sono deceduti nel mar Egeo nel tentativo disperato di raggiungere l'Europa a bordo di un barcone. A riferirlo la guardia costiera greca precisando che il naufragio si e' verificato vicino all'isola di Kalymnos. Altri 11 migranti sono stati salvati.
Un altro bimbo invece risulta disperso. Dall'inizio dell'anno, secondo l'Organizzazione internazionale delle Migrazioni (Oim), sono circa 300 le persone annegate nel Mar Egeo mentre cercavano di sfuggire a conflitti e poverta' dei loro Paesi di origine.
Nel frattempo e' un vero giallo quello dell'ultima puntata della querelle infinita tra gli Stati dell'Europa centro-orientale sui profughi. L'Ungheria ha prima annunciato di aver sigillato il valico di frontiera di Kazany el sud del Paese con la Croazia dall'una ora locale per impedire che i migranti proveniente da quest'ultima varchino il confine.
Le ultime centinaia di profughi sono passati prima della scadenza ma scattata l'una gli agenti hanno bloccato il flusso come ordinato dal premier Victor Orban. Piu' tardi, pero', si registra la parziale correzione di rotta del governo ungherese: il valico con la Croazia di Zalkany e' chiuso ai "clandestini", (i migranti economici, secondo quanto specificato da Budapest) ma puo' essesere ancora attraversato legalmente dai richiedenti asilo", ha chiarito il portavoce del governo, Zoltan Kovacs.
Un altro bimbo invece risulta disperso. Dall'inizio dell'anno, secondo l'Organizzazione internazionale delle Migrazioni (Oim), sono circa 300 le persone annegate nel Mar Egeo mentre cercavano di sfuggire a conflitti e poverta' dei loro Paesi di origine.
Le ultime centinaia di profughi sono passati prima della scadenza ma scattata l'una gli agenti hanno bloccato il flusso come ordinato dal premier Victor Orban. Piu' tardi, pero', si registra la parziale correzione di rotta del governo ungherese: il valico con la Croazia di Zalkany e' chiuso ai "clandestini", (i migranti economici, secondo quanto specificato da Budapest) ma puo' essesere ancora attraversato legalmente dai richiedenti asilo", ha chiarito il portavoce del governo, Zoltan Kovacs.