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di Piero Ladisa – Dopo averne causato lo slittamento alla domenica, la pioggia si mette nuovamente di trasverso facendo annullare la manche conclusiva delle qualifiche del Gran Premio degli Stati Uniti. A determinare la griglia di partenza sono dunque le prestazioni ottenute dai piloti nel corso della Q2. Nonostante le condizioni proibitive, davanti a tutti spiccano nuovamente le Mercedes con Nico Rosberg che centra la pole position (1’56”824) davanti a Lewis Hamilton. Alle spalle delle Frecce d’Argento ci sono le Red Bull di Ricciardo e Kvyat. Quinto tempo per Sebastian Vettel che dovrà scontare, come il compagno di squadra Kimi Raikkonen, l’arretramento di dieci posizioni sullo schieramento per l’utilizzo del quinto motore stagionale: il tedesco scatterà quindi dalla 15ma piazza, il finlandese dalla 18ma. Alle 20 (ora italiana) l’inizio della gara.
Q1, SAINZ OUT – La direzione gara obbliga i piloti a scendere in pista con gomme da bagnato estremo. Davanti a tutti svetta Ricciardo, che mette a segno la migliore prestazione in 1’56”495. L’australiano della Red Bull precede Rosberg e Hamilton. Quindicesimo, e ultimo dei qualificati, Vettel. Brivido per il tedesco che durante la manche si gira, andato solamente a “baciare” le barriere della curva 10. Nelle prime fasi, la Q1 è stata interrotta momentaneamente per l’incidente occorso a Sainz. Lo spagnolo della Toro Rosso, complice l’asfalto viscido, ha perso il controllo finendo contro il guardrail presente in curva 4. Nessun problema per il pilota, al contrario del muso della sua monoposto andato completamente distrutto. Un inconveniente che costringerà i meccanici del team di Faenza ad una corsa contro il tempo per permettere a Sainz di disputare il Gran Premio.