di Piero Chimenti - Per 40 anni ha esercitato la professione di ginecologo, essendo iscritto all'albo nonostante non avesse mai completato gli studi di medicina. Protagonista di questa assurda vicenda è un 65enne, ormai in pensione, che nonostante l'assenza degli elementi per operare la funzione medica ha ricoperto anche il ruolo di responsabile del reparto di ostetricia e ginecologia presso l'ex Ospedale di Riva del Garda, in provincia di Trento.
A far emergere questa sconcertante scoperta è stata una denuncia fatta da parte di una coppia di genitori decisi ad avere giustizia dopo che nel giorno di Santo Stefano dello scorso anno il falso ginecologo aveva eseguito un parto naturale, dando problemi di mobilità degli arti superiori al nascituro. Il fantomatico ginecologo è stato cancellato dall'Ordine dei medici di Ferrara dopo 37 anni d'iscrizione solo lo scorso 30 settembre dopo che il Nas di Bologna ha fatto emergere che la documentazione per l'iscrizione all'ordine non era autentica e che in realtà non si era mai laureato all'Università di Bologna, come egli invece sosteneva.
Il mese di settembre è stato "utile" alla Procura di Venezia per aprire un fascicolo con l'accusa di esercizio abusivo della professione. Non è la prima volta che l'uomo ha avuto problemi con la giustizia, in quanto già nel 1987 fu condannato dopo un processo durato molti anni a pagare come risarcimento danni circa 2 miliardi di lire e nel 2005 dovette indennizzare con 165 mila euro l'Asl di Trento per un errore professionale, su sentenza della Corte dei Conti.
A far emergere questa sconcertante scoperta è stata una denuncia fatta da parte di una coppia di genitori decisi ad avere giustizia dopo che nel giorno di Santo Stefano dello scorso anno il falso ginecologo aveva eseguito un parto naturale, dando problemi di mobilità degli arti superiori al nascituro. Il fantomatico ginecologo è stato cancellato dall'Ordine dei medici di Ferrara dopo 37 anni d'iscrizione solo lo scorso 30 settembre dopo che il Nas di Bologna ha fatto emergere che la documentazione per l'iscrizione all'ordine non era autentica e che in realtà non si era mai laureato all'Università di Bologna, come egli invece sosteneva.
Il mese di settembre è stato "utile" alla Procura di Venezia per aprire un fascicolo con l'accusa di esercizio abusivo della professione. Non è la prima volta che l'uomo ha avuto problemi con la giustizia, in quanto già nel 1987 fu condannato dopo un processo durato molti anni a pagare come risarcimento danni circa 2 miliardi di lire e nel 2005 dovette indennizzare con 165 mila euro l'Asl di Trento per un errore professionale, su sentenza della Corte dei Conti.