STATI UNITI - Dopo la partenza boom, sopra i 60 dollari per azione, contro un prezzo di collocamento di 52 dollari, il titolo Ferrari a Wall Street si è stabilizzato poco sotto i 56 dollari per azione.
Per il debutto a suonare la campanella che ha dato l'avvio alla seduta odierna della Borsa di New York c'erano i vertici del gruppo Fiat Chrysler, dal presidente John Elkann all'amministratore delegato Sergio Marchionne.
"Il mondo è grande e per Ferrari ci sono enormi opportunità ": lo ha detto Marchionne subito dopo il debutto della casa di Maranello a Wall Street.
La quotazione di Ferrari a Wall Street e' ''una soddisfazione enorme, un grandissimo lavoro''. Ha affermato Marchionne sottolineando che l'importante e' ''assicurarsi la continuita' del processo di gestione che in Ferrari e' stato unico e che non puo' essere interrotto''. Ferrari ora ''ha visibilita''.
Prezzo al top della forchetta, a 52 dollari per azione - L'entusiasmo degli investitori per l'Ipo della Ferrari a Wall Street è alle stelle. A suonare la campanella al Nyse per la quotazione della Rossa con il nome in codice RACE, saranno il presidente del Cavallino e ad di Fca, Sergio Marchionne, il presidente di Fca John Elkann, l'ad di Ferrari Amedeo Felisa e il direttore finanziario Alessandro Gili.
A 52 dollari per azione, la valutazione complessiva della societa' raggiunge i 10 miliardi di dollari. Sul mercato andra' circa il 10% del capitale, pari a 18,8 milioni di tioli che valgono quasi un miliardo di dollari. Gli analisti plaudono alla scelta di Marchionne di collocare una quota limitata di azioni, per mantenere l'esclusività del marchio, in linea con la strategia di marketing sulle consegne delle ambitissime Rosse.
Ferrari ha venduto 7.255 auto ai suoi facoltosi clienti lo scorso anno e la prospettiva e' di un graduale aumento delle consegne a circa 9.000 l'anno entro il 2019. Nel frattempo la casa di Maranello ha reso noto di aspettarsi nel terzo trimestre un utile in aumento del 60-66% rispetto al 2014, tra 93 e 96 milioni di euro.
Per il debutto a suonare la campanella che ha dato l'avvio alla seduta odierna della Borsa di New York c'erano i vertici del gruppo Fiat Chrysler, dal presidente John Elkann all'amministratore delegato Sergio Marchionne.
"Il mondo è grande e per Ferrari ci sono enormi opportunità ": lo ha detto Marchionne subito dopo il debutto della casa di Maranello a Wall Street.
La quotazione di Ferrari a Wall Street e' ''una soddisfazione enorme, un grandissimo lavoro''. Ha affermato Marchionne sottolineando che l'importante e' ''assicurarsi la continuita' del processo di gestione che in Ferrari e' stato unico e che non puo' essere interrotto''. Ferrari ora ''ha visibilita''.
Prezzo al top della forchetta, a 52 dollari per azione - L'entusiasmo degli investitori per l'Ipo della Ferrari a Wall Street è alle stelle. A suonare la campanella al Nyse per la quotazione della Rossa con il nome in codice RACE, saranno il presidente del Cavallino e ad di Fca, Sergio Marchionne, il presidente di Fca John Elkann, l'ad di Ferrari Amedeo Felisa e il direttore finanziario Alessandro Gili.
A 52 dollari per azione, la valutazione complessiva della societa' raggiunge i 10 miliardi di dollari. Sul mercato andra' circa il 10% del capitale, pari a 18,8 milioni di tioli che valgono quasi un miliardo di dollari. Gli analisti plaudono alla scelta di Marchionne di collocare una quota limitata di azioni, per mantenere l'esclusività del marchio, in linea con la strategia di marketing sulle consegne delle ambitissime Rosse.
Ferrari ha venduto 7.255 auto ai suoi facoltosi clienti lo scorso anno e la prospettiva e' di un graduale aumento delle consegne a circa 9.000 l'anno entro il 2019. Nel frattempo la casa di Maranello ha reso noto di aspettarsi nel terzo trimestre un utile in aumento del 60-66% rispetto al 2014, tra 93 e 96 milioni di euro.