ROMA - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato la legge di stabilità che ora è al Senato dove comincerà il suo iter parlamentare. E' quanto si apprende da fonti del Quirinale.
"Il contributo proposto dai Ministeri alla manovra di finanza pubblica", in pratica i tagli imposti dalla legge di stabilità, ammontano a 3,1 miliardi di euro. Lo si apprende nella Relazione tecnica, in cui si prevedono ulteriori tagli lineari di 2,5 miliardi nel 2017 e 1,7 miliardi nel 2018.
IN 2017 CLAUSOLE 15 MLD - La legge di stabilità ha sterilizzato nel 2016 16,8 miliardi di clausole di salvaguardia tra Iva e accise, ma lascia comunque "in eredità" per il 2017 15,1 miliardi di altrettanti aumenti, seguiti nel 2018 e nel 2019 da ulteriori rincari pari a 19,5 miliardi. Lo si legge nella relazione tecnica alla manovra. I tagli imposti ai ministeri ammontano a 3,1 miliardi di euro nel 2016 oltre a ulteriori tagli lineari di 2,5 miliardi nel 2017 e 1,7 miliardi nel 2018.
"Il taglio della spesa complessivo è cresciuto negli ultimi dati, siamo arrivati a oltre 7 miliardi". Lo dichiara il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, precisando a Radio24 che la "revisione della spesa", cioè i tagli non lineari, ammonta invece a 218 milioni. "Possono sembrare pochi ma sono uno sforzo di sistemazione di molte cose: stiamo facendo i costi standard per Regioni e Comuni". Sulle voci di dimissioni del commissario Perotti, Baretta precisa: "Mi pare che stia saldamente nella squadra e lotti insieme a noi".
"Il contributo proposto dai Ministeri alla manovra di finanza pubblica", in pratica i tagli imposti dalla legge di stabilità, ammontano a 3,1 miliardi di euro. Lo si apprende nella Relazione tecnica, in cui si prevedono ulteriori tagli lineari di 2,5 miliardi nel 2017 e 1,7 miliardi nel 2018.
IN 2017 CLAUSOLE 15 MLD - La legge di stabilità ha sterilizzato nel 2016 16,8 miliardi di clausole di salvaguardia tra Iva e accise, ma lascia comunque "in eredità" per il 2017 15,1 miliardi di altrettanti aumenti, seguiti nel 2018 e nel 2019 da ulteriori rincari pari a 19,5 miliardi. Lo si legge nella relazione tecnica alla manovra. I tagli imposti ai ministeri ammontano a 3,1 miliardi di euro nel 2016 oltre a ulteriori tagli lineari di 2,5 miliardi nel 2017 e 1,7 miliardi nel 2018.
"Il taglio della spesa complessivo è cresciuto negli ultimi dati, siamo arrivati a oltre 7 miliardi". Lo dichiara il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, precisando a Radio24 che la "revisione della spesa", cioè i tagli non lineari, ammonta invece a 218 milioni. "Possono sembrare pochi ma sono uno sforzo di sistemazione di molte cose: stiamo facendo i costi standard per Regioni e Comuni". Sulle voci di dimissioni del commissario Perotti, Baretta precisa: "Mi pare che stia saldamente nella squadra e lotti insieme a noi".