FOGGIA - Tornano le piogge intense ed il maltempo sulla Puglia. Un nuovo nubifragio nelle ultime ore ha colpito la Capitanata creando forti disagi poiché diverse strade e molti terreni agricoli sono invasi dall'acqua. La più colpita è stata la cittadina di Troia, dove il sindaco ha emanato un avviso alla cittadinanza segnalando che sono impraticabili le strade che collegano Lucera, Giardinetto, Orsara di Puglia e Foggia. Nelle campagne di Troia, in località Ruggente, i vigili del fuoco stanno lavorando per soccorrere una famiglia bloccata dal fango e dall'acqua.
LA SITUAZIONE AL SUD - Campania, Molise e Puglia sotto lo schiaffo del maltempo: i fenomeni più intensi si sono registrati tra la provincia di Isernia, quella di Benevento e quella di Foggia con accumuli anche superiori ai 60-80 mm in Appennino; molte strade sono allagate e la circolazione delle auto è resa difficile se non a tratti impossibile con alcuni bivi completamente sommersi dall'acqua. La situazione già critica in alcuni centri della provincia di Benevento si è ulteriormente aggravata per l'arrivo di queste nuove piogge. L'allerta meteo durerà per le prossime ventiquattro ore.
Circa un migliaio di persone, residenti nelle contrade di Ponte Valentino, Pantano, Ponticelli, Santa Clementina e via Cosimo Nuzzolo di Benevento sono state fatte allontanare dalle proprie abitazioni. Scuole chiuse fino a sabato a Benevento mentre il Comune invita i cittadini ad utilizzare "tutte le misure precauzionali a loro disposizione.
A causa del nubifragio i fiumi Tammaro e Fortore sono esondaAltri cento uomini della Protezione civile sono previsti raggiungere Benevento per fronteggiare l'emergenza maltempo.
"INADEGUATA ATTIVITA' PREVENTIVE E CARENZA POLITICHE ADEGUATE" - Su Taranto e provincia si è abbattuta una burrasca, nell’ultimo fine settimana, che ha messo in crisi anche coloro che in questi casi debbono assicurare i primi soccorsi. Allagata totalmente la città , ci si è trovati prigionieri di sottopassi impraticabili e di strade praticamente impercorribili per il traffico bloccato e per i fiumi d’acqua che le attraversavano. Soccorritori, cittadini e studenti in difficoltà , molti dei quali intrappolati in uffici, scuole e case, mentre altri, con l’acqua alle ginocchia, in cerca di riparo o di mezzi per raggiungere casa o luoghi più sicuri.
LA SITUAZIONE AL SUD - Campania, Molise e Puglia sotto lo schiaffo del maltempo: i fenomeni più intensi si sono registrati tra la provincia di Isernia, quella di Benevento e quella di Foggia con accumuli anche superiori ai 60-80 mm in Appennino; molte strade sono allagate e la circolazione delle auto è resa difficile se non a tratti impossibile con alcuni bivi completamente sommersi dall'acqua. La situazione già critica in alcuni centri della provincia di Benevento si è ulteriormente aggravata per l'arrivo di queste nuove piogge. L'allerta meteo durerà per le prossime ventiquattro ore.
Circa un migliaio di persone, residenti nelle contrade di Ponte Valentino, Pantano, Ponticelli, Santa Clementina e via Cosimo Nuzzolo di Benevento sono state fatte allontanare dalle proprie abitazioni. Scuole chiuse fino a sabato a Benevento mentre il Comune invita i cittadini ad utilizzare "tutte le misure precauzionali a loro disposizione.
A causa del nubifragio i fiumi Tammaro e Fortore sono esondaAltri cento uomini della Protezione civile sono previsti raggiungere Benevento per fronteggiare l'emergenza maltempo.
"INADEGUATA ATTIVITA' PREVENTIVE E CARENZA POLITICHE ADEGUATE" - Su Taranto e provincia si è abbattuta una burrasca, nell’ultimo fine settimana, che ha messo in crisi anche coloro che in questi casi debbono assicurare i primi soccorsi. Allagata totalmente la città , ci si è trovati prigionieri di sottopassi impraticabili e di strade praticamente impercorribili per il traffico bloccato e per i fiumi d’acqua che le attraversavano. Soccorritori, cittadini e studenti in difficoltà , molti dei quali intrappolati in uffici, scuole e case, mentre altri, con l’acqua alle ginocchia, in cerca di riparo o di mezzi per raggiungere casa o luoghi più sicuri.
Esprime tutta la sua preoccupazione il consigliere tarantino Marco Galante (M5S): “la pioggia battente ha provocato disagi alla circolazione anche in periferia, così come in diversi comuni di una Provincia che soffre di inadeguata attività preventiva e carenza di politiche in grado di opporre piani strutturali al dissesto idrogeologico, che nulla ha più di straordinario nel suo tragico ripresentarsi”.
In alcune zone del quartiere “Tamburi” (e non solo), quello a ridosso dell’Ilva, il livello dell’acqua ha superato i 60/70 cm e, mentre in città si moltiplicavano le richieste di soccorso, tra l’inefficienza dei tombini per il deflusso delle acque piovane e alcuni alberi sradicati, una porzione di asfalto cedeva aprendo una voragine sotto le auto in sosta.
Persino l’Ilva ha dovuto piegarsi al disastro meteo, fermando gli impianti a causa di un black out sulla rete centrale e mandare a casa gli operai del primo turno.
Insomma, il racconto di una sciagura che fortunatamente ha lasciato dietro solo ingenti danni alle cose; e si può parlare di fortuna anche in considerazione del fatto che, per la Protezione civile, l’allerta meteo era con codice arancione.
“È evidente ormai - prosegue Galante - l’incapacità del territorio di affrontare le ormai consuete ed incontenibili “bombe d’acqua”; serve un intervento serio e solerte delle Istituzioni a tutti i livelli, per garantire la sicurezza di persone e beni materiali, secondo un principio di tutela del suolo che ci consenta di affrontare calamità di questa portata, non solo in termini di prevenzione ma anche temprando opportunamente le difese necessarie a superare i momenti di difficoltà , in una logica di mitigazione dei danni“.
In alcune zone del quartiere “Tamburi” (e non solo), quello a ridosso dell’Ilva, il livello dell’acqua ha superato i 60/70 cm e, mentre in città si moltiplicavano le richieste di soccorso, tra l’inefficienza dei tombini per il deflusso delle acque piovane e alcuni alberi sradicati, una porzione di asfalto cedeva aprendo una voragine sotto le auto in sosta.
Persino l’Ilva ha dovuto piegarsi al disastro meteo, fermando gli impianti a causa di un black out sulla rete centrale e mandare a casa gli operai del primo turno.
Insomma, il racconto di una sciagura che fortunatamente ha lasciato dietro solo ingenti danni alle cose; e si può parlare di fortuna anche in considerazione del fatto che, per la Protezione civile, l’allerta meteo era con codice arancione.
“È evidente ormai - prosegue Galante - l’incapacità del territorio di affrontare le ormai consuete ed incontenibili “bombe d’acqua”; serve un intervento serio e solerte delle Istituzioni a tutti i livelli, per garantire la sicurezza di persone e beni materiali, secondo un principio di tutela del suolo che ci consenta di affrontare calamità di questa portata, non solo in termini di prevenzione ma anche temprando opportunamente le difese necessarie a superare i momenti di difficoltà , in una logica di mitigazione dei danni“.