CEGLIE MESSAPICA - Un ventaglio di portate per esprimere il carattere deciso di un vitigno molto amato, il Negramaro, di una delle sue denominazioni di maggior pregio, il Salice Salentino, e di un vino: Moros. Un menu speciale per un’occasione altrettanto speciale: la prima degustazione ufficiale di Moros Salice Salentino D.O.P. - Riserva 2012, “vin du garage” made in Salento, nel cuore delle terre del Negroamaro, a Guagnano. Qui ha sede Cantina Moros, di Claudio Quarta vignaiolo, nata per esaltare il cru del territorio in una moderna “One Garage Wine” di respiro francese, dove si produce un solo vino, Moros appunto, e in piccolissime quantità, appena seimila bottiglie: una rarità nel panorama produttivo nazionale.
Il debutto di Moros, davanti ad una platea di giornalisti enogastronomici ospiti di un press tour nelle cantine pugliesi di Claudio Quarta, è stato accompagnato da uno show cooking per assaporare la Puglia a tavola, grazie alla sinergia con la Med Cooking School di Ceglie Messapica, l’unica scuola di cucina al Sud Italia riconosciuta dall’ALMA del maestro Gualtiero Marchesi.
Nell’occasione, lo chef docente Antimo Savese, responsabile food della Med Cooking School, insieme agli chef Francesco Vitale e Marco Pappadà, ha preparato un menù “al vino Moros”. Dall’antipasto, con un grissino impastato col Moros e servito insieme al Capocollo di Martina Franca, fino agli straccetti alla mela verde con grana e salsa di Moros, passando per gli gnocchetti con peperoni arrostiti, zucchine e olive, concedendosi un altro vino solo per la conclusione: pere cotte al vino di Claudio Quarta con gelato alle mandorle.
La prima di Moros, è stato un modo per parlare di vino e cucina, ma anche per promuovere un territorio che proprio nel settore enogastronomico trova uno dei suo traini a livello economico regionale e nazionale. Lo dimostrano, del resto, i numeri della Med Cooking School che si conferma punto di riferimento per il food e per tutti gli aspiranti chef del Mezzogiorno – e non solo – con un corso di tecniche di base a posti già esauriti e uno, in partenza a novembre, anch’esso destinato a riempirsi.
Nella Cantina Moros si lavorano le uve di Negroamaro e Malvasia Nera, coltivate in un piccolo vigneto di 1.1 ettari annesso alla struttura, dove è stato realizzato un lavoro di recupero colturale delle viti risalenti almeno a cinquant’anni fa. Già fra le storiche cantine sociali delle “Terre del Negroamaro”, Cantina Moros sorge nei pressi della stazione ferroviaria del paese (Ferrovie Sud-Est) come esigeva la cultura del tempo, quando il vino non veniva imbottigliato localmente, ma fungeva da prodotto “da taglio”, richiesto in diverse aree geografiche per rinvigorire altri vini. È rinata nel 2012: grazie a un restauro conservativo del vecchio opificio, le vasche sotterranee - in passato utilizzate per lo stoccaggio del vino - sono tornate a nuova vita nella veste di scrigni che custodiscono le botti per l’affinamento del Salice Salentino. La ristrutturazione è stata ultimata nel 2012, anno della prima vendemmia.
Il debutto di Moros, davanti ad una platea di giornalisti enogastronomici ospiti di un press tour nelle cantine pugliesi di Claudio Quarta, è stato accompagnato da uno show cooking per assaporare la Puglia a tavola, grazie alla sinergia con la Med Cooking School di Ceglie Messapica, l’unica scuola di cucina al Sud Italia riconosciuta dall’ALMA del maestro Gualtiero Marchesi.
Nell’occasione, lo chef docente Antimo Savese, responsabile food della Med Cooking School, insieme agli chef Francesco Vitale e Marco Pappadà, ha preparato un menù “al vino Moros”. Dall’antipasto, con un grissino impastato col Moros e servito insieme al Capocollo di Martina Franca, fino agli straccetti alla mela verde con grana e salsa di Moros, passando per gli gnocchetti con peperoni arrostiti, zucchine e olive, concedendosi un altro vino solo per la conclusione: pere cotte al vino di Claudio Quarta con gelato alle mandorle.
La prima di Moros, è stato un modo per parlare di vino e cucina, ma anche per promuovere un territorio che proprio nel settore enogastronomico trova uno dei suo traini a livello economico regionale e nazionale. Lo dimostrano, del resto, i numeri della Med Cooking School che si conferma punto di riferimento per il food e per tutti gli aspiranti chef del Mezzogiorno – e non solo – con un corso di tecniche di base a posti già esauriti e uno, in partenza a novembre, anch’esso destinato a riempirsi.
Nella Cantina Moros si lavorano le uve di Negroamaro e Malvasia Nera, coltivate in un piccolo vigneto di 1.1 ettari annesso alla struttura, dove è stato realizzato un lavoro di recupero colturale delle viti risalenti almeno a cinquant’anni fa. Già fra le storiche cantine sociali delle “Terre del Negroamaro”, Cantina Moros sorge nei pressi della stazione ferroviaria del paese (Ferrovie Sud-Est) come esigeva la cultura del tempo, quando il vino non veniva imbottigliato localmente, ma fungeva da prodotto “da taglio”, richiesto in diverse aree geografiche per rinvigorire altri vini. È rinata nel 2012: grazie a un restauro conservativo del vecchio opificio, le vasche sotterranee - in passato utilizzate per lo stoccaggio del vino - sono tornate a nuova vita nella veste di scrigni che custodiscono le botti per l’affinamento del Salice Salentino. La ristrutturazione è stata ultimata nel 2012, anno della prima vendemmia.