ROMA - I giudizi di Berlusconi su di me sono "ignobili" e dovrebbero "indurmi a querelarlo se non volessi evitare di affidare alla magistratura giudizi storico-politici; se non mi trattenesse dal farlo un sentimento di pietà verso una persona vittima ormai della proprie, patologiche, ossessioni".
E' il passo più duro della severa lettera scritta dal presidente emerito Napolitano al capogruppo di Fi, Paolo Romani, al termine del suo intervento in Senato in difesa del ddl Boschi.
In mattinata, proprio l'ex Cav, parlando con i senatori forzisti, aveva sottolineato come nel libro scritto da Friedman venisse sottolineata la complicità di Napolitano nella vicenda che aveva portato alle sue dimissioni nel 2011. Dichiarazioni fatte filtrare poco prima del discorso del Presidente: un doppio attacco che non è passato inosservato.
E' il passo più duro della severa lettera scritta dal presidente emerito Napolitano al capogruppo di Fi, Paolo Romani, al termine del suo intervento in Senato in difesa del ddl Boschi.
In mattinata, proprio l'ex Cav, parlando con i senatori forzisti, aveva sottolineato come nel libro scritto da Friedman venisse sottolineata la complicità di Napolitano nella vicenda che aveva portato alle sue dimissioni nel 2011. Dichiarazioni fatte filtrare poco prima del discorso del Presidente: un doppio attacco che non è passato inosservato.