BARI - “Lo scorso 17 settembre la Commissione Europea ha presentato una proposta volta a consentire l’accesso temporaneo supplementare di olio d'oliva tunisino nel mercato della UE al fine di sostenere la ripresa della Tunisia dall’attuale periodo di difficoltà e proteggere l’economia tunisina a seguito dei recenti attentati terroristici.
Questa decisione, come affermato dagli stessi operatori del settore, è grave per i produttori e per il mercato dell’olio extravergine di oliva di qualità perché di fatto, alle 57mila tonnellate già previste da un precedente accordo stipulato con la Tunisia, se ne aggiungeranno altre 35mila tonnellate.
A nostro avviso la cooperazione internazionale con la Tunisia ed altri Stati Esteri va meritoriamente perseguita ma non certo attraverso il depauperamento della ricchezza economica e produttiva dei territori dell’UE aventi vocazione specifica meritevole di tutela e non di pregiudizio.
Perciò, occorre assumere una posizione unanime che dia forza alle istanze dei nostri agricoltori. Per questo abbiamo predisposto una proposta di Ordine Del Giorno da approvare nei Consigli Comunali, della Provincia e della Regione Puglia.
Il nostro territorio è fortemente caratterizzato dall’ulivo cosi come il tessuto produttivo è fortemente condizionato dalle conseguenti ricadute economiche. L’ulivo è pianta sottoposta a tutela in quanto elemento peculiare e caratterizzante della storia, della cultura e del paesaggio; oltre alla funzione produttiva, svolge una funzione ecologica e idrogeologica che impongono vincoli e limiti imposti dalla stessa Unione Europea.
Da tutto ciò, quindi, non si può prescindere allorquando la comunità europea intende assumere decisioni che hanno ricadute gravi sui nostri territori".
Così in una nota il consigliere regionale, Francesco Ventola.
Questa decisione, come affermato dagli stessi operatori del settore, è grave per i produttori e per il mercato dell’olio extravergine di oliva di qualità perché di fatto, alle 57mila tonnellate già previste da un precedente accordo stipulato con la Tunisia, se ne aggiungeranno altre 35mila tonnellate.
A nostro avviso la cooperazione internazionale con la Tunisia ed altri Stati Esteri va meritoriamente perseguita ma non certo attraverso il depauperamento della ricchezza economica e produttiva dei territori dell’UE aventi vocazione specifica meritevole di tutela e non di pregiudizio.
Perciò, occorre assumere una posizione unanime che dia forza alle istanze dei nostri agricoltori. Per questo abbiamo predisposto una proposta di Ordine Del Giorno da approvare nei Consigli Comunali, della Provincia e della Regione Puglia.
Il nostro territorio è fortemente caratterizzato dall’ulivo cosi come il tessuto produttivo è fortemente condizionato dalle conseguenti ricadute economiche. L’ulivo è pianta sottoposta a tutela in quanto elemento peculiare e caratterizzante della storia, della cultura e del paesaggio; oltre alla funzione produttiva, svolge una funzione ecologica e idrogeologica che impongono vincoli e limiti imposti dalla stessa Unione Europea.
Da tutto ciò, quindi, non si può prescindere allorquando la comunità europea intende assumere decisioni che hanno ricadute gravi sui nostri territori".
Così in una nota il consigliere regionale, Francesco Ventola.
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Cultura e Spettacoli