BARI - Approvata all’unanimità dalla V Commissione presieduta da Filippo Caracciolo, la proroga di un anno per le “misure straordinarie e urgenti a sostegno dell’attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale” , il cosiddetto Piano casa. Si tratta di una proroga al 31 dicembre del 2016 prevista nella pdl dei consiglieri Congedo, Ventola, Perrini e Zullo.
Il consigliere Congedo ha sottolineato che “la legge in questione negli anni di sua applicazione si è rivelata un sostegno concreto al settore edile attualmente in grave sofferenza e può offrire nel contempo ai proprietari di immobili la possibilità di piccoli ampliamenti e ristrutturazioni del loro patrimonio edilizio senza intaccare ambient e paesaggio e senza consumo di suolo”.
La consigliere Viviana Guarini ed il consigliere Francesco Ventola hanno ritirato alcuni emendamenti proposti con l’opzione di poterli ripresentare direttamente in Aula. Approvati invece all’unanimità quegli emendamenti del Governo che hanno lo scopo, così come ha spiegato l’assessore Anna Maria Curcuruto, di evitare equivoci interpretativi da parte dei Comuni.
No dei consiglieri pentastellati all’emendamento proposto dall’assessore con il quale si abroga il comma 6 dell’articolo 5 della legge, che disciplina gli incrementi volumetrici previsti dall’articolo 4 (interventi di demolizione e ricostruzione). Con la cancellazione di quell’articolo cade il divieto di non poter destinare a usi diversi da quelli previsti dallo strumento urbanistico generale vigente tali incrementi volumetrici.
Sarà possibile applicare le norme del Piano casa anche agli immobili esistenti al 1 agosto del 2015. Questo è quanto contenuto nell’emendamento del consigliere Ernesto Abaterusso approvato con l’astensione del Movimento 5 stelle.
Il consigliere Congedo ha sottolineato che “la legge in questione negli anni di sua applicazione si è rivelata un sostegno concreto al settore edile attualmente in grave sofferenza e può offrire nel contempo ai proprietari di immobili la possibilità di piccoli ampliamenti e ristrutturazioni del loro patrimonio edilizio senza intaccare ambient e paesaggio e senza consumo di suolo”.
La consigliere Viviana Guarini ed il consigliere Francesco Ventola hanno ritirato alcuni emendamenti proposti con l’opzione di poterli ripresentare direttamente in Aula. Approvati invece all’unanimità quegli emendamenti del Governo che hanno lo scopo, così come ha spiegato l’assessore Anna Maria Curcuruto, di evitare equivoci interpretativi da parte dei Comuni.
No dei consiglieri pentastellati all’emendamento proposto dall’assessore con il quale si abroga il comma 6 dell’articolo 5 della legge, che disciplina gli incrementi volumetrici previsti dall’articolo 4 (interventi di demolizione e ricostruzione). Con la cancellazione di quell’articolo cade il divieto di non poter destinare a usi diversi da quelli previsti dallo strumento urbanistico generale vigente tali incrementi volumetrici.
Sarà possibile applicare le norme del Piano casa anche agli immobili esistenti al 1 agosto del 2015. Questo è quanto contenuto nell’emendamento del consigliere Ernesto Abaterusso approvato con l’astensione del Movimento 5 stelle.