ROMA - Più raid anti-Isis sulla Siria. L'aviazione militare russa ha condotto finora nel paese oltre sessanta raid colpendo piu' di cinquanta infrastrutture dell'Isis e riducendo significativamente il potenziale di combattimento: lo ha reso noto Andrei Kartapolov, vice capo dello stato maggiore russo spiegando che saranno intensificati i raid contro i terroristi in Siria e dicendosi pronto a cooperare con tutti i Paesi interessati. Secondo i russi oltre 600 militanti dell'Isis hanno abbandonato le loro posizioni in seguito ai raid. "Nelle loro file e' cominciato il panico", ha aggiunto, precisando che a disertare sono "mercenari" che ora tentano di dirigersi verso l'Europa.
Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) almeno 39 civili sono stati uccisi nei raid russi in Siria degli ultimi quattro giorni, insieme a 14 jihadisti. Dei miliziani uccisi, 12 appartenevano all'Isis e 2 al Fronte al Nusra, la branca siriana di Al Qaida.
"Un disastro": il presidente statunitense Barack Obama non usa mezzi termini nel descrivere la strategia di Vladimir Putin in Siria. Sottolineando come i raid russi alla fine rafforzeranno solo l'Isis. E' la prima volta che il presidente americano parla dopo il faccia a faccia col leader del Cremlino al Palazzo di Vetro dell'Onu e dopo l'inizio dei bombardamenti aerei di Mosca in Siria. Raid condotti non solo contro le postazioni dello stato islamico, ma anche - sostiene l'amministrazione statunitense - contro i ribelli anti-Assad finanziati, addestrati ed equipaggiati dalla Cia. Quei combattenti che Obama assicura continueranno a ricevere il sostegno degli Stati Uniti. "Respingiamo l'idea della Russia che tutti quelli che sono contro Assad sono terroristi", ammonisce il presidente Usa parlando in diretta tv.
Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) almeno 39 civili sono stati uccisi nei raid russi in Siria degli ultimi quattro giorni, insieme a 14 jihadisti. Dei miliziani uccisi, 12 appartenevano all'Isis e 2 al Fronte al Nusra, la branca siriana di Al Qaida.
"Un disastro": il presidente statunitense Barack Obama non usa mezzi termini nel descrivere la strategia di Vladimir Putin in Siria. Sottolineando come i raid russi alla fine rafforzeranno solo l'Isis. E' la prima volta che il presidente americano parla dopo il faccia a faccia col leader del Cremlino al Palazzo di Vetro dell'Onu e dopo l'inizio dei bombardamenti aerei di Mosca in Siria. Raid condotti non solo contro le postazioni dello stato islamico, ma anche - sostiene l'amministrazione statunitense - contro i ribelli anti-Assad finanziati, addestrati ed equipaggiati dalla Cia. Quei combattenti che Obama assicura continueranno a ricevere il sostegno degli Stati Uniti. "Respingiamo l'idea della Russia che tutti quelli che sono contro Assad sono terroristi", ammonisce il presidente Usa parlando in diretta tv.