BARI - Nota del consigliere regionale del Movimento Schittulli-Area Popolare, Luigi Manca. “L’approdo finale del gasdotto - sostiene Manca - fortemente avversato dagli enti locali, dalle comunità interessate e dalla stessa Regione Puglia per l’impatto ambientale e le ripercussioni negative sul turismo e sull’economia. Ma Tap e Governo nazionale non ne vogliono sapere di considerare qualsiasi alternativa, e ancora una volta il nostro territorio si ritrova a subire le conseguenze di decisioni calate dall’alto, ad affrontare un salto nel buio dalle conseguenze e ripercussioni assolutamente imprevedibili. A questo quadro già desolante di per sé, si aggiunge adesso la beffa di una commessa di 170mila tonnellate di acciaio per la realizzazione di 270 km di tubi lineari che i vertici della multinazionale hanno affidato ai tedeschi di Salzgitter Mannesmann, ignorando la vicina Ilva di Taranto, che da quella commessa avrebbe ricevuto una significativa boccata d’ossigeno.
Uno smacco, al di là delle motivazioni pretestuose fornite, che dovrebbe portare la politica nazionale e regionale a interrogarsi seriamente sul proprio ruolo e sulla considerazione che nutre per la Puglia, per il Salento e per i cittadini: siamo veramente un territorio ‘usa e getta’, dove le multinazionali e le grandi aziende arrivano, fanno quel che loro conviene - favorite anche da incentivi di varia natura -, salvo poi regalare a quello stesso territorio briciole, e sbaraccare senza remore quando diventa più vantaggioso investire altrove? Favorite da governi che si limitano ad assistere passivamente allo spettacolo, senza alcuna reazione e credibilità? Sinceramente, il Salento e la Puglia meritano molto di più. Mi auguro che se ne accorgano prima o poi anche quelli che sembrano non accorgersene, nonostante i ruoli istituzionali ricoperti”, conclude Manca.