BARI - Il 26 ottobre a Monopoli presso l’Auditorium della scuola “V. Sofo” vi sarà un incontro con l’avv.Gianfranco Amato, Presidente dell'associazione “Giuristi per la vita”, moderato dal dirigente scolastico Liliana Camarda, sulla "fantomatica" introduzione nelle scuole della presunta teoria Gender (che mirerebbe ad annullare la sessualità dei bambini e a mantenere il controllo demografico).
Sul tema interviene pesantemente il consigliere del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti: “Sono mesi che assistiamo ad una paradossale disinformazione su un argomento che invece meriterebbe il rispetto e l’attenzione di tutti. Convegni, manifestazioni, incontri su una questione che solo qualche tempo fa lo stesso Ministro dell’Istruzione Giannini ha ribadito essere basata su mere falsità”.
Il riferimento del consigliere pentastellato è proprio all’esistenza dell'evento, patrocinato tra l’altro dallo stesso Comune di Monopoli, dal titolo inequivocabile “GENDER (D)ISTRUZIONE”. Evento che potrebbe estendersi anche al Comune di Andria con la presenza del Sindaco Giorgino.
“Tutto ciò è semplicemente inaccettabile - continua il consigliere Vice presidente della Commissione Cultura e Istruzione - siamo di fronte ad una vera propria azione d’istigazione all’omofobia che non può essere più sottaciuta o minimizzata a mera provocazione”.
Bozzetti ricorda che il comma 16 dell’articolo 1 della legge 107, la cosiddetta “Buona Scuola”, è inequivocabile: “il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori”.
“Si tratta - prosegue - semplicemente di migliorare l’educazione delle future generazioni al rispetto reciproco, senza distinzione alcuna, chi afferma il contrario o è in malafede o non è in grado di comprendere ciò che è scritto nella legge. Come se non bastasse, le istituzioni locali sembrano aver già dimenticato l’aggressione omofoba avvenuta a luglio a pochi km da Monopoli. A questo punto, visto che l’incontro si svolgerà presso un istituto scolastico, luogo sacro per la crescita dell’individuo - conclude Bozzetti - auspico una presa di coscienza del Comune di Monopoli e della Dirigente per un evento che non ha, quindi, più ragion d’essere. Il rispetto per i principi fondamentali dell’uomo passano anche dall’accettazione della propria e altrui sessualità. Ed è anche per questo che chiederemo nuovamente alla Regione l’emanazione di una circolare diretta a tutti gli Enti locali, al fine di dissipare ogni altro inutile dubbio sulla questione”.
Sulla questione interviene anche la consigliera Guarini, ricordando “che i consiglieri regionali Caroppo e Cera, rispettivamente appartenenti a schieramenti di destra e sinistra, si vantano di essere riusciti a far ritirare la mozione a firma PD che proponeva l’adesione della Regione Puglia alla rete RE.A.DY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere). Quella sinistra pugliese, sempre ipocritamente in prima pagina quando si verificano casi di aggressioni omofobiche, ma che nelle istituzioni non è in grado di difendere un ordine del giorno da essa stessa proposto e che avrebbe costituito un atto concreto per combattere le discriminazioni e a favore della cultura dell’integrazione. E conclude: "Ai consiglieri Cera e Caroppo che confondono il rispetto delle differenze con "un pericolo per la famiglia", consiglierei una macchina del tempo per ritornare nel 2015, piuttosto che rimanere nel Medioevo: il rispetto delle diversità è una cosa seria".
Sul tema interviene pesantemente il consigliere del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti: “Sono mesi che assistiamo ad una paradossale disinformazione su un argomento che invece meriterebbe il rispetto e l’attenzione di tutti. Convegni, manifestazioni, incontri su una questione che solo qualche tempo fa lo stesso Ministro dell’Istruzione Giannini ha ribadito essere basata su mere falsità”.
Il riferimento del consigliere pentastellato è proprio all’esistenza dell'evento, patrocinato tra l’altro dallo stesso Comune di Monopoli, dal titolo inequivocabile “GENDER (D)ISTRUZIONE”. Evento che potrebbe estendersi anche al Comune di Andria con la presenza del Sindaco Giorgino.
“Tutto ciò è semplicemente inaccettabile - continua il consigliere Vice presidente della Commissione Cultura e Istruzione - siamo di fronte ad una vera propria azione d’istigazione all’omofobia che non può essere più sottaciuta o minimizzata a mera provocazione”.
Bozzetti ricorda che il comma 16 dell’articolo 1 della legge 107, la cosiddetta “Buona Scuola”, è inequivocabile: “il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori”.
“Si tratta - prosegue - semplicemente di migliorare l’educazione delle future generazioni al rispetto reciproco, senza distinzione alcuna, chi afferma il contrario o è in malafede o non è in grado di comprendere ciò che è scritto nella legge. Come se non bastasse, le istituzioni locali sembrano aver già dimenticato l’aggressione omofoba avvenuta a luglio a pochi km da Monopoli. A questo punto, visto che l’incontro si svolgerà presso un istituto scolastico, luogo sacro per la crescita dell’individuo - conclude Bozzetti - auspico una presa di coscienza del Comune di Monopoli e della Dirigente per un evento che non ha, quindi, più ragion d’essere. Il rispetto per i principi fondamentali dell’uomo passano anche dall’accettazione della propria e altrui sessualità. Ed è anche per questo che chiederemo nuovamente alla Regione l’emanazione di una circolare diretta a tutti gli Enti locali, al fine di dissipare ogni altro inutile dubbio sulla questione”.
Sulla questione interviene anche la consigliera Guarini, ricordando “che i consiglieri regionali Caroppo e Cera, rispettivamente appartenenti a schieramenti di destra e sinistra, si vantano di essere riusciti a far ritirare la mozione a firma PD che proponeva l’adesione della Regione Puglia alla rete RE.A.DY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere). Quella sinistra pugliese, sempre ipocritamente in prima pagina quando si verificano casi di aggressioni omofobiche, ma che nelle istituzioni non è in grado di difendere un ordine del giorno da essa stessa proposto e che avrebbe costituito un atto concreto per combattere le discriminazioni e a favore della cultura dell’integrazione. E conclude: "Ai consiglieri Cera e Caroppo che confondono il rispetto delle differenze con "un pericolo per la famiglia", consiglierei una macchina del tempo per ritornare nel 2015, piuttosto che rimanere nel Medioevo: il rispetto delle diversità è una cosa seria".