TARANTO - "Sui trasporti è ora di voltare pagina. Basta col baricentrismo delle scelte politiche regionali, è ora di cambiare passo e rivendicare il ruolo primario di Taranto nel sistema delle infrastrutture pugliesi. Lo sviluppo del nodo trasportistico porto-ferrovie-aeroporto rappresenta per il capoluogo ionico una formidabile strategia di uscita dalle secche della crisi e di rilancio per l'intero territorio".
Lo dichiara Francesca Franzoso, consigliere regionale di Forza Italia, e anche a seguito delle vicende che, dalle ferrovie al porto, rischiano ancora una volta di penalizzare la provincia di Taranto.
"Diciamo la verità: se Taranto non ha realizzato in questi anni lo sviluppo atteso, considerato il suo ruolo strategico nei corridoi trasportistici è perché la politica, regionale e nazionale, questo ruolo non lo ha voluto riconoscere. Anzi, ha fatto di tutto, negli ultimi dieci anni, per svilirne e soffocarne le potenzialità non riconoscendo, in tema di scelte politiche e assegnazione delle risorse, il primato di siti e infrastrutture.
Un esempio: Taranto è il terzo porto nazionale, dopo Genova e Trieste. Eppure rischia di perdere l'autorità portuale a favore degli interessi di Bari. Come pure: l'abbandono di Taranto da parte di Evergreen e Hutchinson ha una grave responsabilità politica dovuta, anche, ai clamorosi ritardi nei cronoprogrammi delle opere nel porto. E' una regola di mercato: gli investitori, senza le infrastrutture, se ne vanno.
E ancora: l'autostrada si ferma a Massafra, l'alta velocità a Salerno. Che fine ha fatto l'impegno preso a Bari dal sottosegretario De Vincenti di convocare un tavolo con Fs, Regione ed enti locali sul "Frecciarossa" che, come ha detto alla Fiera del Levante, deve attraversare tutta la Puglia, inclusa Taranto, sino a Lecce? Ad oggi non c'è alcuna data. E in tutto questo registriamo lo sconcertante silenzio della Regione che pare quasi soddisfatta di far terminare la Puglia a Bari.
E infine: come non considerare legittime, le aspettative di utilizzo dell'aeroporto di Taranto-Grottaglie, in grado di ospitare voli civili e commerciali? L'Arlotta con i suoi oltre tre chilometri di pista, ha la stazione di atterraggio più lunga del Mezzogiorno. Eppure, Regione e AdP, opponendo costi esorbitanti per i servizi di handling, continuano a bloccarne ogni prospettiva, in favore di Brindisi e Bari.
Tutte scelte, quelle degli ultimi dieci anni di politica regionale, che hanno fatto male non solo a Taranto, ma alla Puglia intera, il cui Pil potrebbe impennare se solo a Taranto venisse finalmente riconosciuto il reale valore delle sue infrastrutture e realizzati i consequenziali investimenti. Ma d'ora in poi basta sconti. In Regione - con l'apporto degli enti che si stanno spendendo su questi temi come la Camera di Commercio, sarà battaglia per vedere riconosciuto ad ogni livello ed n ogni sede il giusto ruolo di Taranto e delle sue prerogative".
A riferirlo in una nota la consigliera regionale FI, Francesca Franzoso.
Lo dichiara Francesca Franzoso, consigliere regionale di Forza Italia, e anche a seguito delle vicende che, dalle ferrovie al porto, rischiano ancora una volta di penalizzare la provincia di Taranto.
"Diciamo la verità: se Taranto non ha realizzato in questi anni lo sviluppo atteso, considerato il suo ruolo strategico nei corridoi trasportistici è perché la politica, regionale e nazionale, questo ruolo non lo ha voluto riconoscere. Anzi, ha fatto di tutto, negli ultimi dieci anni, per svilirne e soffocarne le potenzialità non riconoscendo, in tema di scelte politiche e assegnazione delle risorse, il primato di siti e infrastrutture.
Un esempio: Taranto è il terzo porto nazionale, dopo Genova e Trieste. Eppure rischia di perdere l'autorità portuale a favore degli interessi di Bari. Come pure: l'abbandono di Taranto da parte di Evergreen e Hutchinson ha una grave responsabilità politica dovuta, anche, ai clamorosi ritardi nei cronoprogrammi delle opere nel porto. E' una regola di mercato: gli investitori, senza le infrastrutture, se ne vanno.
E ancora: l'autostrada si ferma a Massafra, l'alta velocità a Salerno. Che fine ha fatto l'impegno preso a Bari dal sottosegretario De Vincenti di convocare un tavolo con Fs, Regione ed enti locali sul "Frecciarossa" che, come ha detto alla Fiera del Levante, deve attraversare tutta la Puglia, inclusa Taranto, sino a Lecce? Ad oggi non c'è alcuna data. E in tutto questo registriamo lo sconcertante silenzio della Regione che pare quasi soddisfatta di far terminare la Puglia a Bari.
E infine: come non considerare legittime, le aspettative di utilizzo dell'aeroporto di Taranto-Grottaglie, in grado di ospitare voli civili e commerciali? L'Arlotta con i suoi oltre tre chilometri di pista, ha la stazione di atterraggio più lunga del Mezzogiorno. Eppure, Regione e AdP, opponendo costi esorbitanti per i servizi di handling, continuano a bloccarne ogni prospettiva, in favore di Brindisi e Bari.
Tutte scelte, quelle degli ultimi dieci anni di politica regionale, che hanno fatto male non solo a Taranto, ma alla Puglia intera, il cui Pil potrebbe impennare se solo a Taranto venisse finalmente riconosciuto il reale valore delle sue infrastrutture e realizzati i consequenziali investimenti. Ma d'ora in poi basta sconti. In Regione - con l'apporto degli enti che si stanno spendendo su questi temi come la Camera di Commercio, sarà battaglia per vedere riconosciuto ad ogni livello ed n ogni sede il giusto ruolo di Taranto e delle sue prerogative".
A riferirlo in una nota la consigliera regionale FI, Francesca Franzoso.