BARI - "Escludere subito la vite dalla lista di piante a rischio Xylella. Bruxelles non perda altro tempo: il settore vitivinicolo pugliese ha già pagato un prezzo troppo elevato per una decisione che sapevamo sbagliata e che si è rivelata tale". E' l'appello lanciato oggi dall'eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D'Amato, in vista della riunione del Comitato fitosanitario dell'Ue che si terrà questa settimana a Bruxelles e che dovrà valutare la situazione dell'emergenza Xylella in Puglia.
"Come hanno dimostrato i test del Cnr comunicati a inizio settembre - prosegue l'eurodeputata pugliese - il ceppo di Xylella presente nel Salento non intacca la vite. Sappiamo che l'Efsa, l'autorità Ue per la sicurezza alimentare, ha già recepito questi risultati. Ci auguriamo che il Comitato fitosanitario non attenda oltre ed escluda entro questa settimana la vite dalle piante a rischio, consentendone così il commercio".
"Il rischio che la decisione slitti a novembre - conclude - è più che concreto. Per questo lancio un appello alla Commissione Ue e al governo italiano perché battano un colpo, evitando che al danno di una decisione sbagliata si aggiunga la beffa dei ritardi burocratici. Senza dimenticare che resta ancora aperto il capitolo dei risarcimenti a un settore ingiustamente colpito dalle misure anti-Xylella".
"Come hanno dimostrato i test del Cnr comunicati a inizio settembre - prosegue l'eurodeputata pugliese - il ceppo di Xylella presente nel Salento non intacca la vite. Sappiamo che l'Efsa, l'autorità Ue per la sicurezza alimentare, ha già recepito questi risultati. Ci auguriamo che il Comitato fitosanitario non attenda oltre ed escluda entro questa settimana la vite dalle piante a rischio, consentendone così il commercio".
"Il rischio che la decisione slitti a novembre - conclude - è più che concreto. Per questo lancio un appello alla Commissione Ue e al governo italiano perché battano un colpo, evitando che al danno di una decisione sbagliata si aggiunga la beffa dei ritardi burocratici. Senza dimenticare che resta ancora aperto il capitolo dei risarcimenti a un settore ingiustamente colpito dalle misure anti-Xylella".