di Francesco D'Agostino - Nonostante la crisi del gioco e dei risultati della squadra avversaria, il Como del neo allenatore Gianluca Festa, il Bari inciampa in terra lombarda per 1-1, non approfittando del passo falso della capolista Cagliari a Brescia.
Punto guadagnato o occasione persa? Se si considera la classifica i galletti rimangono stabili al terzo posto perdendo un punto sul Crotone, secondo in graduatoria, ma guadagnando un altro punticino sul Cagliari uscito sconfitto dal Rigamonti di Brescia. Dal punto di vista del gioco, quantomeno nella ripresa, si sono fatte sentire le assenze a centrocampo di Defendi e soprattutto di Saavas Gentsoglu, che nelle ultime vittorie dei biancorossi aveva trovato la giusta continuità in campo dopo un inizio problematico. Un punto che tutto sommato non cambia la situazione dei galletti, che dovranno già pensare al prossimo impegno interno con un'altra squadra in crisi di identità, l'Ascoli dell'ex Devis Mangia.
Dopo un primo tempo fisico, in cui i padroni di casa hanno bloccato tutte le azioni offensive dei biancorossi, nella ripresa la partita si fa più accesa. Nicola chiama in campo forze fresche inserendo nella mischia Boateng per Donati, e Di Noia per Gemiti. La gara si accende e i pugliesi colpiscono una traversa con Rosina su calcio piazzato. Nel momento migliore del Bari, arriva però il vantaggio del Como con Ganz. Jakimovski trova in area Ganz che, tutto solo, insacca la palla in rete grazie ad un incornata di testa.
I ragazzi di Nicola non stanno a guardare e trovano il pareggio con "la zanzara" De Luca, servito in area dal neo entrato Di Noia. Gli ospiti si svegliano, e segnano anche il secondo gol con Maniero in fuorigioco. Non succede più nulla, ed il Bari esce dal Sinigallia con un pareggio.
PASSO INDIETRO - Non è stata una partita entusiasmante quella tra Como e Bari, soprattutto nel primo tempo. Donati, svogliato e lento, non ha garantito alla squadra di ripartire con la giusta velocità in fase offensiva. La partita sembrava bloccata a centrocampo, dove il Como è stato bravo a rimanere compatto per colpire nel momento più opportuno. Un passo indietro va registrato soprattutto in difesa, in particolare a destra dove Sabelli lasciava spesso Kakimovski libero di crossare in area. Clamorosa invece la disattenzione di Contini sull'1-0, colpevole di aver lasciato troppo libero il centravanti Ganz. Palloni importanti sono stati persi dalla retroguardia anche dopo l'1-1, a certificare che già contro l'Ascoli Nicola dovrà variare qualcosa soprattutto in quel reparto del campo.
REAZIONE D'ORGOGLIO - Nel momento peggiore del Bari, dopo il gol incassato, il Bari è stato in grado di reagire portandosi subito in avanti. Un passo avanti se consideriamo le sconfitte a Terni e a Crotone, dove i pugliesi dopo aver incassato varie reti sono rimasti in anonimato per il resto della gara. Un segnale importante a riprova che, prima dei tifosi, sono i calciatori stessi a voler riparare ai propri errori ed a scalare la montagna chiamata serie A.
Punto guadagnato o occasione persa? Se si considera la classifica i galletti rimangono stabili al terzo posto perdendo un punto sul Crotone, secondo in graduatoria, ma guadagnando un altro punticino sul Cagliari uscito sconfitto dal Rigamonti di Brescia. Dal punto di vista del gioco, quantomeno nella ripresa, si sono fatte sentire le assenze a centrocampo di Defendi e soprattutto di Saavas Gentsoglu, che nelle ultime vittorie dei biancorossi aveva trovato la giusta continuità in campo dopo un inizio problematico. Un punto che tutto sommato non cambia la situazione dei galletti, che dovranno già pensare al prossimo impegno interno con un'altra squadra in crisi di identità, l'Ascoli dell'ex Devis Mangia.
Dopo un primo tempo fisico, in cui i padroni di casa hanno bloccato tutte le azioni offensive dei biancorossi, nella ripresa la partita si fa più accesa. Nicola chiama in campo forze fresche inserendo nella mischia Boateng per Donati, e Di Noia per Gemiti. La gara si accende e i pugliesi colpiscono una traversa con Rosina su calcio piazzato. Nel momento migliore del Bari, arriva però il vantaggio del Como con Ganz. Jakimovski trova in area Ganz che, tutto solo, insacca la palla in rete grazie ad un incornata di testa.
I ragazzi di Nicola non stanno a guardare e trovano il pareggio con "la zanzara" De Luca, servito in area dal neo entrato Di Noia. Gli ospiti si svegliano, e segnano anche il secondo gol con Maniero in fuorigioco. Non succede più nulla, ed il Bari esce dal Sinigallia con un pareggio.
PASSO INDIETRO - Non è stata una partita entusiasmante quella tra Como e Bari, soprattutto nel primo tempo. Donati, svogliato e lento, non ha garantito alla squadra di ripartire con la giusta velocità in fase offensiva. La partita sembrava bloccata a centrocampo, dove il Como è stato bravo a rimanere compatto per colpire nel momento più opportuno. Un passo indietro va registrato soprattutto in difesa, in particolare a destra dove Sabelli lasciava spesso Kakimovski libero di crossare in area. Clamorosa invece la disattenzione di Contini sull'1-0, colpevole di aver lasciato troppo libero il centravanti Ganz. Palloni importanti sono stati persi dalla retroguardia anche dopo l'1-1, a certificare che già contro l'Ascoli Nicola dovrà variare qualcosa soprattutto in quel reparto del campo.
REAZIONE D'ORGOGLIO - Nel momento peggiore del Bari, dopo il gol incassato, il Bari è stato in grado di reagire portandosi subito in avanti. Un passo avanti se consideriamo le sconfitte a Terni e a Crotone, dove i pugliesi dopo aver incassato varie reti sono rimasti in anonimato per il resto della gara. Un segnale importante a riprova che, prima dei tifosi, sono i calciatori stessi a voler riparare ai propri errori ed a scalare la montagna chiamata serie A.