BARI - L’ARCA Puglia Centrale in collaborazione con il DICAR del Politecnico di Bari, hanno organizzato una mostra per illustrare i risultati di uno studio finalizzato all’individuazione di un metodo innovativo per il recupero degli edifici.
Il tutto sarà presentato in un convegno in programma il 21 novembre p.v. alle ore 15.30 al Fortino di Bari, tra gli ospiti: il Direttore Generale dell’ARCA Puglia Centrale Sabino Lupelli, il Rettore del Politecnico di Bari Eugenio Di Sciascio, il Sindaco di Bari Antonio Decaro, l’Assessore all’urbanistica del Comune di Bari Carla Tedesco, l’Europarlamentare Elena Gentile ed il prof. Nicola Martinelli del Politecnico di Bari.
L’obiettivo della ricerca è stato quello di progettare un sistema che sia adattabile in diversi contesti geografici e in dissimili condizioni di esposizione, appetibile ad edifici di forme e dimensioni differenti e per soggetti pubblici e privati, che si rivolga esclusivamente all’esterno dell’edificio, abbattendo così i costi di sfollamento. Un vero e proprio KIT, ovvero una dotazione che permette di adeguare o migliorare sismicamente le strutture su cui si applica, di renderle energeticamente autosufficienti e possibilmente a produzione positiva di energia e capace di restituire ad architetture di scarsa qualità una nuova vita, un nuovo pregio, una nuova dignità.
Il tutto sarà presentato in un convegno in programma il 21 novembre p.v. alle ore 15.30 al Fortino di Bari, tra gli ospiti: il Direttore Generale dell’ARCA Puglia Centrale Sabino Lupelli, il Rettore del Politecnico di Bari Eugenio Di Sciascio, il Sindaco di Bari Antonio Decaro, l’Assessore all’urbanistica del Comune di Bari Carla Tedesco, l’Europarlamentare Elena Gentile ed il prof. Nicola Martinelli del Politecnico di Bari.
L’obiettivo della ricerca è stato quello di progettare un sistema che sia adattabile in diversi contesti geografici e in dissimili condizioni di esposizione, appetibile ad edifici di forme e dimensioni differenti e per soggetti pubblici e privati, che si rivolga esclusivamente all’esterno dell’edificio, abbattendo così i costi di sfollamento. Un vero e proprio KIT, ovvero una dotazione che permette di adeguare o migliorare sismicamente le strutture su cui si applica, di renderle energeticamente autosufficienti e possibilmente a produzione positiva di energia e capace di restituire ad architetture di scarsa qualità una nuova vita, un nuovo pregio, una nuova dignità.
Il sistema è costituito da un telaio perimetrale continuo, che come una pelle strutturale avvolge l’edificio, il quale si comporta come un contrafforte. La forma a contrafforte porta ad un aumento della superficie utile esterna, con il fine di garantire un miglioramento della vivibilità delle abitazioni. Lo sviluppo del telaio permette di ottenere un sistema architettonico capace di ospitare innumerevoli implementazioni legate all’efficientemento energetico: dai sistemi di schermatura passivi di diversi materiali e tecnologie, a quelli attivi, solare termico e fotovoltaico, all’implementazione del verde in facciata.