Bari 28 novembre 1980: Prima Linea uccide Giuseppe Filippo

di Nicola Zuccaro - "Non è un evento rituale, è l'occasione per ricordare un insegnamento di dignità e di onore". Rafforzata dalla lettura del telegramma pervenuto dal Capo della Polizia Alessandro Pansa, con la sottolineatura precedentemente richiamata, il Questore di Bari Dott. Antonio De Iesu, ha commemorato la figura di Giuseppe Filippo nel 35mo Anniversario della sua uccisione. La sera di venerdì 28 novembre 1980, dopo una giornata di lavoro nella Questura del capoluogo dove l'Appuntato della Polizia di Stato prestava servizio presso l' Archivio Generale, Giuseppe Filippo opponendosi alla sottrazione della sua pistola di ordinanza fu ferito mortalmente (tanto da rendere vani i primi soccorsi) da due terroristi appartenenti al gruppo eversivo di Prima Linea.

Esemplare figura di padre e di servitore dello Stato durante i terribili Anni di piombo, il suo sacrificio - come ricordato dai suoi familiari - passò quasi inosservato per la concomitante emergenza legata alle conseguenze del terremoto dell'Irpinia (23 novembre 1980) e coincise (come ricordato dal Sindaco di Bari Antonio De Caro, nel corso della cerimonia tenutasi stamane presso la Questura di Bari) con il terzo anniversario di un altro atto sanguinario legato alla stagione eversiva e rappresentato dall'omicidio del giovane militante comunista Benedetto Petrone, avvenuto a Bari il 28 novembre 1977. Due tragici eventi che per la comune data assegnano al 28 novembre il titolo di Giornata della Memoria per le vittime baresi del terrorismo.