BARI - “Oggi la città di Bari ha avuto una prima, importante risposta al bagno di sangue che nei giorni scorsi ha macchiato la sua immagine. Doveroso un plauso alle forze dell’ordine che hanno risolto il caso dell’omicidio del giovane agente immobiliare Giuseppe Sciannimanico”. Aldo Pugliese, Segretario generale della UIL di Puglia e di Bari, plaude alla soluzione del caso, ma non demorde e rilancia l’appello al Sindaco del capoluogo, Antonio Decaro.
“E’ evidente che è stata vinta solo una battaglia – dice Pugliese – per cui reiteriamo il nostro invito al Sindaco Decaro affinché si dedichi a cercare soluzioni per restituire alla città la tranquillità e la sicurezza perduta. E’ necessario affrontare di petto la situazione, istituendo un tavolo di monitoraggio permanente, che coinvolga tutti, dalle istituzioni alle parti sociali e datoriali, coinvolgendo anche il Governo romano. E’ evidente che bisogna agire con prontezza per garantire ai cittadini e ai lavoratori condizioni di sicurezza. Negli ultimi giorni abbiamo assistito, in rapida successione, a due omicidi a sangue freddo e a un assalto da far west a un furgone portavalori nel pieno della zona industriale, dove non c’è scappato il morto solo per miracolo. Sintomi chiari che a Bari le armi hanno ricominciato a girare con troppa frequenza, segnali chiari che la politica dell’attesa non produrrà effetti – se non in peggio – e che certamente l’invio di un manipolo di poliziotti non arginerà d’incanto questa improvvisa escalation delinquenziale. Istituzioni e società civile – conclude Pugliese – hanno il dovere di camminare a braccetto per proteggere, con ogni mezzo, il tessuto socio-economico barese”.
“E’ evidente che è stata vinta solo una battaglia – dice Pugliese – per cui reiteriamo il nostro invito al Sindaco Decaro affinché si dedichi a cercare soluzioni per restituire alla città la tranquillità e la sicurezza perduta. E’ necessario affrontare di petto la situazione, istituendo un tavolo di monitoraggio permanente, che coinvolga tutti, dalle istituzioni alle parti sociali e datoriali, coinvolgendo anche il Governo romano. E’ evidente che bisogna agire con prontezza per garantire ai cittadini e ai lavoratori condizioni di sicurezza. Negli ultimi giorni abbiamo assistito, in rapida successione, a due omicidi a sangue freddo e a un assalto da far west a un furgone portavalori nel pieno della zona industriale, dove non c’è scappato il morto solo per miracolo. Sintomi chiari che a Bari le armi hanno ricominciato a girare con troppa frequenza, segnali chiari che la politica dell’attesa non produrrà effetti – se non in peggio – e che certamente l’invio di un manipolo di poliziotti non arginerà d’incanto questa improvvisa escalation delinquenziale. Istituzioni e società civile – conclude Pugliese – hanno il dovere di camminare a braccetto per proteggere, con ogni mezzo, il tessuto socio-economico barese”.