di Davide Abrescia - Una favorita d’obbligo, una realtà affamata ed una splendida outsider. Questo il podio provvisorio della Serie B, occupato dalla capolista Cagliari e dalle inseguitrici Crotone e Bari appaiate con un ritardo di 4 punti dalla vetta. Se la presenza delle due ‘C’ è una costante da inizio torneo, l’ingresso dei pugliesi nell’élite del campionato nasce dalla bontà del progetto e dal lavoro di Nicola, un entusiasmo che ricorda quello dei galletti frenati in semifinale playoff due stagioni fa. Guai a indugiare sui passi falsi di Livorno e Cesena, giusto invece puntare su isole felici quali Brescia e Novara agli antipodi rispetto alla crisi dello Spezia. I tanti incroci nella parte alta della classifica, in programma nella 14.a giornata, mescoleranno inevitabilmente carte e destini.
Da Pescara a Cesena - Si comincia all’Adriatico nell’anticipo tra Pescara e Avellino, sfida tra rivali destinate ad animare la bagarre promozione: la squadra di Oddo fa leva sullo straripante Lapadula atteso dal braccio di ferro con Trotta (14 gol in due), ma attenzione alla costante ascesa dei campani vittoriosi in 3 delle ultime 4 uscite. Ancorato al secondo posto c’è il Crotone, imbattuto allo Scida dove ha conquistato 16 punti, che riceve una Ternana già letale in trasferta come ricordano Latina e Pescara. Anche il Cesena, appena violato al Manuzzi, rientra nella griglia delle pretendenti alla Serie A nonostante gli stop contro Latina e Bari. Gli uomini di Drago fanno tappa al Menti dal Vicenza, avversaria solida per organico e rendimento: ben 6 i pareggi in stagione, un tetto condiviso solo con il Perugia.
Che bagarre playoff - Presto parlare di spareggi promozione, ma balza all’occhio la folta concorrenza ai piedi del podio. Convince sempre più il Brescia di Boscaglia, squadra votata all’estro dei suoi giovani e contrapposta al Perugia dell’ex Bisoli: impressiona il trend umbro al Curi, impianto ancora immacolato senza sconfitte né reti incassate. Un’altra dimensione esaltante della Serie B appartiene al Novara, caduto a Salerno dopo 6 gare utili ma carico di stimoli contro lo Spezia, viceversa reduce da 6 partite senza gioie che hanno complicato la posizione dello squalificato Bjelica. Chi gongola per risultati è l’invece l’Entella in striscia positiva addirittura da 8 turni, che nel confronto tra Virtus ospita un Lanciano nell’ombra del penultimo posto e senza vittorie da più di un mese. A testimonianza del valore ligure il successo a Terni, esito che ha interrotto il digiuno esterno di Aglietti lungo 26 trasferte.
Posticipi d’alta quota - Domenica va in scena il big match tra Bari e Livorno, rispettivamente seconda e quinta forza della classe. San Nicola ancora inviolato dopo 7 gare interne, ma ciò che va registrato è il salto di qualità dei pugliesi di Davide Nicola reduci da 5 turni utili. Proprio l’allenatore livornese vivrà il classico match amarcord contro gli amaranto, guidati nell’ultima scalata in Serie A. A confronto due dei migliori attacchi del campionato in un incontro che promette spettacolo. Vanta invece il reparto offensivo più letale del torneo il Cagliari, capolista impegnata nel posticipo di lunedì contro l’Ascoli. Implacabile la legge del Sant’Elia con 7 vittorie in altrettante uscite: pagheranno dazio anche i bianconeri di Mangia? Magari per mano dello scatenato Melchiorri, marchigiano della provincia di Macerata.
Da Pescara a Cesena - Si comincia all’Adriatico nell’anticipo tra Pescara e Avellino, sfida tra rivali destinate ad animare la bagarre promozione: la squadra di Oddo fa leva sullo straripante Lapadula atteso dal braccio di ferro con Trotta (14 gol in due), ma attenzione alla costante ascesa dei campani vittoriosi in 3 delle ultime 4 uscite. Ancorato al secondo posto c’è il Crotone, imbattuto allo Scida dove ha conquistato 16 punti, che riceve una Ternana già letale in trasferta come ricordano Latina e Pescara. Anche il Cesena, appena violato al Manuzzi, rientra nella griglia delle pretendenti alla Serie A nonostante gli stop contro Latina e Bari. Gli uomini di Drago fanno tappa al Menti dal Vicenza, avversaria solida per organico e rendimento: ben 6 i pareggi in stagione, un tetto condiviso solo con il Perugia.
Che bagarre playoff - Presto parlare di spareggi promozione, ma balza all’occhio la folta concorrenza ai piedi del podio. Convince sempre più il Brescia di Boscaglia, squadra votata all’estro dei suoi giovani e contrapposta al Perugia dell’ex Bisoli: impressiona il trend umbro al Curi, impianto ancora immacolato senza sconfitte né reti incassate. Un’altra dimensione esaltante della Serie B appartiene al Novara, caduto a Salerno dopo 6 gare utili ma carico di stimoli contro lo Spezia, viceversa reduce da 6 partite senza gioie che hanno complicato la posizione dello squalificato Bjelica. Chi gongola per risultati è l’invece l’Entella in striscia positiva addirittura da 8 turni, che nel confronto tra Virtus ospita un Lanciano nell’ombra del penultimo posto e senza vittorie da più di un mese. A testimonianza del valore ligure il successo a Terni, esito che ha interrotto il digiuno esterno di Aglietti lungo 26 trasferte.
Posticipi d’alta quota - Domenica va in scena il big match tra Bari e Livorno, rispettivamente seconda e quinta forza della classe. San Nicola ancora inviolato dopo 7 gare interne, ma ciò che va registrato è il salto di qualità dei pugliesi di Davide Nicola reduci da 5 turni utili. Proprio l’allenatore livornese vivrà il classico match amarcord contro gli amaranto, guidati nell’ultima scalata in Serie A. A confronto due dei migliori attacchi del campionato in un incontro che promette spettacolo. Vanta invece il reparto offensivo più letale del torneo il Cagliari, capolista impegnata nel posticipo di lunedì contro l’Ascoli. Implacabile la legge del Sant’Elia con 7 vittorie in altrettante uscite: pagheranno dazio anche i bianconeri di Mangia? Magari per mano dello scatenato Melchiorri, marchigiano della provincia di Macerata.
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