di Davide Abrescia - Il Bari sbanca Cesena, i biancorossi passano dal Manuzzi e portano via i tre punti da uno stadio che fino ad ora era stato un fortino invalicabile. Sembra un altro Bari quello sceso in campo a Cesena, attento nella fase difensiva, veloce nelle ripartenze e soprattutto padrone del campo. Durante queste prime tredici partite gli uomini di Nicola hanno vinto ma mai convinto, sempre accompagnati da qualche mugugno della piazza. Ieri invece Cesena, definita da molti una prova di maturità, il Bari ha superato l'esame convincendo ed allontanando prepotentemente le critiche delle ultime settimane. Il Bari raggiunge la maturità, quella spesso invocata da mister Nicola che chiedeva tempo per imporre il suo marchio alla squadra. Dopo tredici match e tre mesi di campionato i numeri danno ragione al tecnico piemontese che può finalmente tornare con il sorriso dalla Romagna e con un secondo posto conquistato. Sono diversi i motivi, al di là della classifica, per il quale mister Nicola può sorridere.
MARCHIO NICOLA - In questo Bari si vede la mano del suo mister. Nicola ha lavorato sin dal ritiro su delle linee fondamentali nel suo gioco: intensità, velocità e solidità. Sino alla partita di ieri il rendimento del Bari è stato altalenante, ieri invece l'exploit del lavoro provato ripetutamente da mister Nicola. Un Bari equilibrato con il pallino del gioco in mano e capace di creare molte occasioni da gol. Il ruolino di marcia del Bari è invidiabile: sette vittorie, quattro pareggi e solamente quattro sconfitte.
PIACEVOLI CURIOSITÀ - Due volte il Bari vinse a Cesena in Serie B, entrambi furono crocevia importanti per la concretizzazione della serie A. Nel 1985 il Bari vince a Cesena con il risultato di 0-2, lo stesso nel 1997, con il medesimo risultato sia sul campo sia finale; in entrambi i casi fu serie A. Ieri il Bari si è imposto sempre al 'Manuzzi' con il risultato di 0-2, e se non c'è due senza tre...
TOP&FLOP DEL MATCH:
TOP: VALIANI, DE LUCA
FLOP: -
