di Luigi Laguaragnella - Il 20 novembre si ricorda l’anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e il Comune di Bari, all’interno del ricco programma di eventi che promuovono la cultura della tolleranza e dell’importanza dei diritti in tutto l’arco del mese con “Generare culture non violente”, celebra e ricorda il fondamentale valore che, all’interno di una società, rappresentano i bambini e gli adolescenti.
Spesso è proprio la società degli adulti a dimenticarlo. Alla conferenza stampa della presentazione di “Bari social kids&teens. Il diritto di essere bambini e adolescenti in una città che cambia”, la manifestazione che prevede oltre 50 appuntamenti per minori, famiglie, educatori, il garante dei Diritti dei minori della Regione Puglia, Rosy Paparella lo ricorda: “Sono fortemente preoccupata per l’assoluta assenza della politica su temi fondamentali come questo, manifestata ancora una volta in occasione della pubblicazione del Piano nazionale infanzia, redatto dall’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, che non riceverà alcun fondo”.
Il garante dei diritti dei Minori, quindi, insieme all’assessorato al Welfare promuove tali iniziative per denunciare e discutere di problematiche legate ai minori come la scuola, l’educazione, la famiglia e gli spazi in cui i ragazzi possono condividere esperienze ed esprimere i loro talenti. Mancano luoghi fisici e infatti tutte le iniziative che si svilupperanno fino al termine di novembre partono da tre temi centrali: la casa, la città, il corpo.
Attraverso laboratori creativi, di nuovi media, artistici-espressivi, spettacoli teatrali e di danza si porrà l’attenzione sui bambini e sui minori e si tenterà di parlare dei loro diritti attraverso il loro linguaggio. Grazie alla consolidata rete della solidarietà di Bari saranno coinvolti 1000 bambini. Ciò significa che parteciperanno anche numerosi insegnanti, famiglie, educatori.E’ necessario che soprattutto gli adulti si ricordino dei diritti che spettano ai più piccoli. “Bari social kids&teens”, tra i 50 appuntamenti, avrà il suo culmine il 18 novembre al teatro Kismet dove i minori dalle 18.30 alle 23 saranno protagonisti di live painting e dove saranno messe in mostra le tele dipinte e le poesie sul tema del rap. Verrà dato ampio spazio a questo genere musicale molto seguito dai ragazzi e, infatti nella stessa giornata sarà organizzato il concerto del gruppo “Bari Jungle Brothers”. Alla conferenza Francesco Occhiofino, uno dei componenti del gruppo ha sottolineato, quanto il rap nel mondo giovanile può rivelarsi uno strumento di formazione e di educazione.
Gli appuntamenti per ricordare i diritti dei minori non vogliono limitarsi a semplici momenti celebrativi, ma sono occasione di formazione, di incontro e di festa. L’assessora Bottalico, afferma: “L’adolescenza e la preadolescenza rappresentano delle fasi fondamentali per chi si occupa di educazione e formazione, oltre ad essere in questo periodo storico e sociale due momenti sui quali è necessario soffermarsi per prestare maggior ascolto e attenzione”.
Un altro appuntamento importante è, in questa visione di formazione, presso l’Officina degli esordi, il 20 novembre alle 18: sarà organizzato un seminario di formazione sul tema “Adolescenti: Casa, Corpo, Città” rivolto ad operatori ed educatori con la presenza del docente di Sociologia urbana dell’Università degli studi di Bari Sergio Bisciglia e del presidente dell’ordine degli Psicologi di Puglia Antonio Di Gioia e della presidente della cooperativa Progetto Città Gina Depalma. Al fianco degli interessi dei minori occorre porre i temi della cittadinanza e della legalità per rendere i luoghi della città spazi in cui trovare occasioni di relazione e di crescita. Tutto di queste iniziative promosse dall’assessorato al Welfare del Comune di Bari servono per uscire dai luoghi comuni che etichettano i ragazzi come violenti, pigri e senza motivazioni, anzi il lavoro che molte realtà svolgono insieme ai minori è volto proprio a favorire il benessere delle nuove generazioni.
Va evidenziato, inoltre come la rete della solidarietà, nonostante i tagli al Piano Nazionale Infanzia, abbia creato un programma variegato e creativo che mette al centro i minori.
In un contesto in cui un bambino su sette vive in condizioni di povertà, uno su cento è maltrattato e non riceve adeguate assistenze partecipare a “Bari social kids e teens” significa portare avanti un progetto parallelo sul piano culturale e sul piano della denuncia.
Spesso è proprio la società degli adulti a dimenticarlo. Alla conferenza stampa della presentazione di “Bari social kids&teens. Il diritto di essere bambini e adolescenti in una città che cambia”, la manifestazione che prevede oltre 50 appuntamenti per minori, famiglie, educatori, il garante dei Diritti dei minori della Regione Puglia, Rosy Paparella lo ricorda: “Sono fortemente preoccupata per l’assoluta assenza della politica su temi fondamentali come questo, manifestata ancora una volta in occasione della pubblicazione del Piano nazionale infanzia, redatto dall’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, che non riceverà alcun fondo”.
Il garante dei diritti dei Minori, quindi, insieme all’assessorato al Welfare promuove tali iniziative per denunciare e discutere di problematiche legate ai minori come la scuola, l’educazione, la famiglia e gli spazi in cui i ragazzi possono condividere esperienze ed esprimere i loro talenti. Mancano luoghi fisici e infatti tutte le iniziative che si svilupperanno fino al termine di novembre partono da tre temi centrali: la casa, la città, il corpo.
Attraverso laboratori creativi, di nuovi media, artistici-espressivi, spettacoli teatrali e di danza si porrà l’attenzione sui bambini e sui minori e si tenterà di parlare dei loro diritti attraverso il loro linguaggio. Grazie alla consolidata rete della solidarietà di Bari saranno coinvolti 1000 bambini. Ciò significa che parteciperanno anche numerosi insegnanti, famiglie, educatori.E’ necessario che soprattutto gli adulti si ricordino dei diritti che spettano ai più piccoli. “Bari social kids&teens”, tra i 50 appuntamenti, avrà il suo culmine il 18 novembre al teatro Kismet dove i minori dalle 18.30 alle 23 saranno protagonisti di live painting e dove saranno messe in mostra le tele dipinte e le poesie sul tema del rap. Verrà dato ampio spazio a questo genere musicale molto seguito dai ragazzi e, infatti nella stessa giornata sarà organizzato il concerto del gruppo “Bari Jungle Brothers”. Alla conferenza Francesco Occhiofino, uno dei componenti del gruppo ha sottolineato, quanto il rap nel mondo giovanile può rivelarsi uno strumento di formazione e di educazione.
Gli appuntamenti per ricordare i diritti dei minori non vogliono limitarsi a semplici momenti celebrativi, ma sono occasione di formazione, di incontro e di festa. L’assessora Bottalico, afferma: “L’adolescenza e la preadolescenza rappresentano delle fasi fondamentali per chi si occupa di educazione e formazione, oltre ad essere in questo periodo storico e sociale due momenti sui quali è necessario soffermarsi per prestare maggior ascolto e attenzione”.
Un altro appuntamento importante è, in questa visione di formazione, presso l’Officina degli esordi, il 20 novembre alle 18: sarà organizzato un seminario di formazione sul tema “Adolescenti: Casa, Corpo, Città” rivolto ad operatori ed educatori con la presenza del docente di Sociologia urbana dell’Università degli studi di Bari Sergio Bisciglia e del presidente dell’ordine degli Psicologi di Puglia Antonio Di Gioia e della presidente della cooperativa Progetto Città Gina Depalma. Al fianco degli interessi dei minori occorre porre i temi della cittadinanza e della legalità per rendere i luoghi della città spazi in cui trovare occasioni di relazione e di crescita. Tutto di queste iniziative promosse dall’assessorato al Welfare del Comune di Bari servono per uscire dai luoghi comuni che etichettano i ragazzi come violenti, pigri e senza motivazioni, anzi il lavoro che molte realtà svolgono insieme ai minori è volto proprio a favorire il benessere delle nuove generazioni.
Va evidenziato, inoltre come la rete della solidarietà, nonostante i tagli al Piano Nazionale Infanzia, abbia creato un programma variegato e creativo che mette al centro i minori.
In un contesto in cui un bambino su sette vive in condizioni di povertà, uno su cento è maltrattato e non riceve adeguate assistenze partecipare a “Bari social kids e teens” significa portare avanti un progetto parallelo sul piano culturale e sul piano della denuncia.