LECCE - Al via stamani i rilievi scientifici all'interno dall'abitacolo della Yaris rapinata dal detenuto Perrone venerdì scorso durante la sua evasione dall'ospedale 'Fazzi' di Lecce dov'era stato portato per una visita medica. La vettura è stata ritrovata ieri parcheggiata alla periferia di Trepuzzi, nel leccese, paese di origine di Perrone. L'accertamento si è tenuto nel cortile del comando provinciale dei Cc a Lecce ed é affidato al Nucleo investigazioni scientifiche.
Durante la fuga l'uomo aveva sottratto una pistola a un agente penitenziario e aveva rubata l'auto ad una donna nel parcheggio dell'ospedale.
Secondo il Procuratore di Lecce, Cataldo Motta, il ritrovamento dell'auto usata per la fuga di Perrone proprio a Treopuzzi, fa pensare che l'uomo "si possa trovare verosimilmente ancora in zona". Sarebbe quindi da escludere, al momento, l'ipotesi di una fuga oltre l'Adriatico come si era inizialmente ipotizzato.
"Il fatto che Perrone si sia recato subito nel suo paese d'origine - ha detto Motta - induce a credere che si sia trattato di un'evasione improvvisata e che quindi l'uomo abbia avuto necessità di tornare subito a casa per cercare appoggi".
Durante la fuga l'uomo aveva sottratto una pistola a un agente penitenziario e aveva rubata l'auto ad una donna nel parcheggio dell'ospedale.
Secondo il Procuratore di Lecce, Cataldo Motta, il ritrovamento dell'auto usata per la fuga di Perrone proprio a Treopuzzi, fa pensare che l'uomo "si possa trovare verosimilmente ancora in zona". Sarebbe quindi da escludere, al momento, l'ipotesi di una fuga oltre l'Adriatico come si era inizialmente ipotizzato.
"Il fatto che Perrone si sia recato subito nel suo paese d'origine - ha detto Motta - induce a credere che si sia trattato di un'evasione improvvisata e che quindi l'uomo abbia avuto necessità di tornare subito a casa per cercare appoggi".