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di Piero Ladisa – Il Mondiale di Formula 1 si è concluso così come è iniziato a marzo in Australia, con due Mercedes davanti a tutti. L’ultima gara della stagione di Abu Dhabi ha visto prevalere Nico Rosberg. Il tedesco ha così chiuso al top il 2015 con tre successi consecutivi e altrettante pole. Un rendimento monstre quello avuto da Nico, che cozza però con le prestazioni avute durante la parte centrale dell’annata. Se si fosse svegliato qualche gara prima, con il titolo ancora in palio, sicuramente avremmo assistito a un gran bel duello con Lewis Hamilton. Negli Emirati, come in Messico e in Brasile, il tre volte campione del mondo è sembrato appagato dalla conquista dell’iride e ha dovuto assistere al trionfo del compagno di squadra, terminando la corsa alle sue spalle. Anche se il giallo della seconda sosta (imposta dal muretto, mentre il pilota – in quel momento in testa – voleva rimanere in pista) ha fatto perdere secondi preziosi all’inglese, con Rosberg che è scappato via.
RIMONTA VETTEL – La Ferrari chiude il 2015 con il 16° podio stagionale grazie al terzo posto di Kimi Raikkonen, che sopravanza così Vallteri Bottas (13° e protagonista di un incidente con Jenson Button in corsia box, poi sanzionato dalla direzione gara) e centra il quarto in classifica generale. Dopo l’errore strategico, costato l’eliminazione nella prima manche delle qualifiche, Sebastian Vettel era chiamato ad una importante rimonta. Il tedesco ha risposto presente, terminando la corsa in quarta posizione. Partito con gomme soft, Seb ha azzerato quasi prontamente il gap che lo divideva dai primissimi e quando gli avversari si sono fermati per la prima sosta si è ritrovato 2° al 14° passaggio. Con l’usura delle gomme che iniziava a farsi sentire, è rientrato al 24° giro e ha rimontato le soft, prima dell’ultimo pit obbligatorio dove ha messo le supersoft. Con le gomme più prestazionali, Vettel non ha avuto problemi ad avere la meglio sulla Force India di Sergio Perez e sulla Red Bull di Daniel Ricciardo. Il 2015 va in archivio come l’anno della rinascita della Ferrari, il 2016 invece dovrà portare il Cavallino a combattere ad armi pari con le Frecce d’Argento.