L.di Stabilità: allarme su Comuni, sanità e canone Rai

"Sulla sanità ci sono più soldi del passato". Sarebbe questo il ragionamento di Matteo Renzi, si apprende da fonti di governo. "Il punto - avrebbe argomentato - è che le tasse devono scendere. Non consentirò alle Regioni di aumentare le imposte ai cittadini, non si può scaricare sempre sugli italiani. Eliminino piuttosto gli sprechi".

I TECNICI: "A RISCHIO BILANCI" - "Eliminare Tasi e Imu agricola e compensarle con l'aumento del fondo di solidarietà comunale "può determinare un irrigidimento dei bilanci in quanto si limita la possibilità di manovra dei comuni a valere sulle proprie entrate a scapito della voce maggiormente rigida e fissa del fondo in esame". E' quanto riferiscono i tecnici di Camera e Senato nel dossier sulla legge di Stabilità.

Inoltre, "l'ulteriore decremento" nel 2016 dei fondi per la sanità, già ridotti quest'anno rispetto a quanto previsto in origine, "potrebbe creare tensioni lungo tale linea di finanziamento". I tecnici sottolineano però che "la centralizzazione degli acquisti" dovrebbe "facilitare il conseguimento di risparmi".

I tecnici poi sottolineano i margini "ristretti" visto che non vanno inclusi le risorse della sanità. "Sarebbe utile una valutazione del Governo in merito alla effettiva praticabilità" dei tagli alle Regioni cui vengono chiesti "nel triennio 2017-2019 complessivamente nuovi risparmi per oltre 17 miliardi".

Dubbi dei tecnici del Senato sul gettito atteso dal pagamento del canone Rai in bolletta. Nel dossier sulla legge di Stabilità si richiedono dati "aggiornati in tema di evasione/inadempimento e morosità" sia sul canone sia della bolletta elettrica, per "escludere eventuali ricadute sul gettito in dipendenza del grado di morosità nel pagamento delle utenze elettriche".

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