di Piero Chimenti - Uno scenario sempre più inquietante sta emergendo nelle indagini sull'Airbus 321 schiantatosi lo scorso 31 ottobre. L'intelligence americano afferma che a far esplodere l'aereo sia stata una bomba collocata dentro una valigia o un bagaglio a mano, probabilmente posizionato dall'Isis o da un gruppo affiliato. Il califfato continua ad affermare invece di aver abbattuto il velivolo con un 'Igla", un'arma di fabbricazione sovietica, rubata in Libia dopo la caduta del regime di Gheddafi.
In un messaggio audio, i jahidisti affermano che quando lo riterranno opportuno sveleranno il modo in cui hanno compiuto l'insano gesto. Sembrerebbe che questo atto terroristico sia la conseguenza del fallito tentativo di rapimento dell'ambasciatore russo Alexander Zasypkin in visita in Libano. Problemi si sono riscontrati in una delle scatole nere, che risulterebbe danneggiata, comportando un ulteriore lavoro per estrarre i dati.
In un messaggio audio, i jahidisti affermano che quando lo riterranno opportuno sveleranno il modo in cui hanno compiuto l'insano gesto. Sembrerebbe che questo atto terroristico sia la conseguenza del fallito tentativo di rapimento dell'ambasciatore russo Alexander Zasypkin in visita in Libano. Problemi si sono riscontrati in una delle scatole nere, che risulterebbe danneggiata, comportando un ulteriore lavoro per estrarre i dati.