BARI - Ci sarebbe stata ammissione la scorsa notte in Questura delle loro responsabilità al termine di una lunga ed intensa giornata di interrogatori da parte dei due uomini fermati dalla Polizia nell'ambito dell'omicidio Sciannimanico, l'agente immobiliare 28enne ucciso con due colpi di pistola la sera del 26 ottobre in una strada del rione Japigia, a Bari.
Si tratterebba di un collega della vittima, e di un presunto complice, probabilmente l'autore materiale dell'omicidio, che sono stati accusati di omicidio volontario premeditato. Da diverse ore gli investigatori erano alle prese con le immagini delle telecamere di videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali e abitazioni private, registrate nella zona dove Sciannimanico era stato attirato in trappola, con telefonate alla sua utenza professionale, che - e' stato accertato nel corso delle indagini- erano state eseguite con una scheda prepagata intestata ad un ignaro barese.
Gli inquirenti hanno esaminato a lungo l'attivita' professionale della vittima, che a breve avrebbe aperto una agenzia di compravendita immobiliare proprio nel quartiere dove e' stata uccisa, e anche la vita privata di Sciannimanico, che tra qualche settimana avrebbe dovuto sposarsi.
Appreso dei due fermi per omicidio volontario aggravato effettuati questa notte, il sindaco Antonio Decaro commenta: “Ringrazio a nome della città le Forze dell’Ordine e la Magistratura che hanno dato una risposta immediata all’omicidio avvenuto pochi giorni fa a Japigia, che ha visto coinvolto un ragazzo di 28 anni.
La sera in cui è stato ucciso Giuseppe Sciannimanico ho detto che mi sarebbe piaciuto essere un supereroe per sconfiggere i cattivi, ma di fronte all’atrocità di questi delitti il rischio più alto è invece quello di arrendersi al senso d’impotenza.
Oggi però questa città ha vinto un’altra battaglia e l’ha vinta grazie agli uomini e alle donne delle Forze dell’Ordine e della Magistratura che in questi mesi hanno costruito a Bari una squadra che, con grande professionalità e passione, lavora su tutta la città. Neanche loro sono dei supereroi, ma devo dire che gli somigliano parecchio.
Grazie a loro, oggi Bari si sveglia con una nuova fiducia nella giustizia e nella legalità e con la voglia di essere una comunità. Siamo sicuri che a breve ci saranno risvolti importanti anche sul violento omicidio di via Giulio Petroni”.
Cassano: "Da Forze dell’ordine e Magistrati dimostrazione di grande professionalità e passione per la Giustizia" - “I miei personali complimenti a Forze dell’Ordine e Magistratura per la celerità e l’attenzione dimostrate nelle indagini per il drammatico fatto di sangue che pochi giorni fa, nel quartiere Japigia di Bari, ha visto coinvolto un incolpevole ragazzo di 28 anni, Giuseppe Sciannimanico, vittima della infinita cattiveria di cui a volte è capace l’uomo”.
Così, in una nota, il sen. Massimo Cassano, Sottosegretario al Lavoro, si rivolge agli inquirenti e agli investigatori che “con un’azione perfetta, hanno permesso in poche ore di fare luce sull’efferato omicidio, assicurando al giudizio della Legge il presunto mandante e il presunto autore dell’orrenda azione, rafforzando quel senso di fiducia nella legalità che resta forte nella gran parte dei cittadini”.
Il sen. Cassano sottolinea: “Pur se mai alcun atto di violenza possa e debba trovare giustificazione alcuna, nel caso Sciannimanico resta una sensazione di stordimento per la banalità della causa all’origine dell’agguato criminale. Il che rafforza il sentimento e la volontà di un duro lavoro che ancora attende le istituzioni tutte e che permetta non solo di reprimere tali atti vigliacchi, ma di agire sulla prevenzione coinvolgendo tutta la società che mai si arrenderà di fronte a tali barbarie”.
Si tratterebba di un collega della vittima, e di un presunto complice, probabilmente l'autore materiale dell'omicidio, che sono stati accusati di omicidio volontario premeditato. Da diverse ore gli investigatori erano alle prese con le immagini delle telecamere di videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali e abitazioni private, registrate nella zona dove Sciannimanico era stato attirato in trappola, con telefonate alla sua utenza professionale, che - e' stato accertato nel corso delle indagini- erano state eseguite con una scheda prepagata intestata ad un ignaro barese.
Gli inquirenti hanno esaminato a lungo l'attivita' professionale della vittima, che a breve avrebbe aperto una agenzia di compravendita immobiliare proprio nel quartiere dove e' stata uccisa, e anche la vita privata di Sciannimanico, che tra qualche settimana avrebbe dovuto sposarsi.
Appreso dei due fermi per omicidio volontario aggravato effettuati questa notte, il sindaco Antonio Decaro commenta: “Ringrazio a nome della città le Forze dell’Ordine e la Magistratura che hanno dato una risposta immediata all’omicidio avvenuto pochi giorni fa a Japigia, che ha visto coinvolto un ragazzo di 28 anni.
La sera in cui è stato ucciso Giuseppe Sciannimanico ho detto che mi sarebbe piaciuto essere un supereroe per sconfiggere i cattivi, ma di fronte all’atrocità di questi delitti il rischio più alto è invece quello di arrendersi al senso d’impotenza.
(Giuseppe Sciannimanico, 28 anni) |
Grazie a loro, oggi Bari si sveglia con una nuova fiducia nella giustizia e nella legalità e con la voglia di essere una comunità. Siamo sicuri che a breve ci saranno risvolti importanti anche sul violento omicidio di via Giulio Petroni”.
Cassano: "Da Forze dell’ordine e Magistrati dimostrazione di grande professionalità e passione per la Giustizia" - “I miei personali complimenti a Forze dell’Ordine e Magistratura per la celerità e l’attenzione dimostrate nelle indagini per il drammatico fatto di sangue che pochi giorni fa, nel quartiere Japigia di Bari, ha visto coinvolto un incolpevole ragazzo di 28 anni, Giuseppe Sciannimanico, vittima della infinita cattiveria di cui a volte è capace l’uomo”.
Così, in una nota, il sen. Massimo Cassano, Sottosegretario al Lavoro, si rivolge agli inquirenti e agli investigatori che “con un’azione perfetta, hanno permesso in poche ore di fare luce sull’efferato omicidio, assicurando al giudizio della Legge il presunto mandante e il presunto autore dell’orrenda azione, rafforzando quel senso di fiducia nella legalità che resta forte nella gran parte dei cittadini”.
Il sen. Cassano sottolinea: “Pur se mai alcun atto di violenza possa e debba trovare giustificazione alcuna, nel caso Sciannimanico resta una sensazione di stordimento per la banalità della causa all’origine dell’agguato criminale. Il che rafforza il sentimento e la volontà di un duro lavoro che ancora attende le istituzioni tutte e che permetta non solo di reprimere tali atti vigliacchi, ma di agire sulla prevenzione coinvolgendo tutta la società che mai si arrenderà di fronte a tali barbarie”.