PRATO - Papa Francesco è in visita in Toscana, a a Prato. Piazza del Duomo e percorso papale erano già gremiti di pubblico e fedeli dalle 6 per l'arrivo del Pontefice. Il Papa visita una città molto complessa e con tanti problemi, primo distretto manifatturiero della moda e città multietnica, con una forte presenza di cinesi. Il distretto manifatturiero conta 35 mila addetti e 7.200 imprese dirette del settore, che producono il 17 per cento delle esportazioni tessili italiane. Nel contempo, Prato è una delle città più multiculturali d'Europa ed è il comune italiano con il maggior numero di gruppi etnici, 116. La maggior parte degli stranieri proviene dalla Cina (34 mila circa, su una popolazione complessiva di 190.961 persone), seguono l'Albania, la Romania, il Pakistan e il Marocco.
"La sacralità di ogni essere umano - ha detto il Papa a Prato - richiede per ognuno rispetto, accoglienza e un lavoro degno; mi permetto qui di ricordare i 5 uomini e due donne di cittadinanza cinese morti due anni fa a causa di un incendio nella zona industriale di Prato, vivevano e dormivano all'interno dello stesso capannone in cui lavoravano, in una zona era stato ricavato un piccolo dormitorio di cartone e cartongesso, è una tragedia dello sfruttamento e delle condizioni disumane di vita e questo non è lavoro degno".
"La vita di ogni comunità - ha proseguito Papa Francesco subito dopo aver evocato i 7 morti di nazionalità cinese periti due anni fa nel rogo del capannone dove vivevano e lavoravano - esige che si combattano fino in fondo il cancro della corruzione e il veleno dell'illegalità. Dentro di noi e insieme agli altri, non stanchiamoci mai di lottare per la verità!". "Mi hanno detto che voi giovani avete fatto una veglia di preghiera, grazie, grazie", ha detto prima di congedarsi dalla folla".
"La vita di ogni comunità - ha proseguito Papa Francesco subito dopo aver evocato i 7 morti di nazionalità cinese periti due anni fa nel rogo del capannone dove vivevano e lavoravano - esige che si combattano fino in fondo il cancro della corruzione e il veleno dell'illegalità. Dentro di noi e insieme agli altri, non stanchiamoci mai di lottare per la verità!". "Mi hanno detto che voi giovani avete fatto una veglia di preghiera, grazie, grazie", ha detto prima di congedarsi dalla folla".