BARI - “Premiati” con un provvedimento disciplinare dopo aver denunciato le anomalie riscontrate nel loro ambiente di lavoro e dopo aver anche ottenuto anche un miglioramento. Ma i due medici in questione non ci stanno ed ormai da sei giorni sono in sciopero della fame davanti all’ospedale della Murgia, il Perinei. E sulla vicenda i consiglieri Laricchia e Conca del Movimento 5 Stelle hanno presentato una interrogazione a Michele Emiliano.
“Questi due medici - dichiarano i consiglieri M5S Antonella Laricchia e Mario Conca - sono due "eroi loro malgrado" perché puniti per aver svolto il loro dovere di medici e cittadini.”
Quello della dott.ssa Mangiatordi si è concluso con una censura che le impone il silenzio per le prossime segnalazioni che riscontrerà . I due provvedimenti del dott. Papappicco invece, sono ancora un enigma: il secondo è stato ritirato qualche tempo dopo l'inizio dello sciopero della fame, il primo è ancora in piedi. Perché?
La risposta forse, nella e-mail pubblicata da “Il Quotidiano Italiano” nel quale un delegato CISL, a seguito di una riunione con il CPA dell’ospedale, invia ai suoi iscritti e che contiene una frase agghiacciante: “... su Papapicco non riescono a trovare un appiglio per poterlo sanzionare...”.
“Nella nostra interrogazione - continuano Laricchia e Conca - chiediamo al presidente/assessore di intervenire riabilitando i medici e sanzionando, invece, chi ha ordito questo complotto nei loro confronti. Inoltre chiediamo se non ritenga opportuno attivare un servizio di ‘Whistleblowing’ presso le ASL, attraverso il quale i dipendenti possano anonimamente segnalare le anomalie riscontrate durante l’attività lavorativa. Emiliano dia subito una risposta a queste persone e alla nostra interrogazione. Auspichiamo - concludono - che dal prossimo consiglio utile in cui si parla di Sanità non diserti l’aula.”
“Questi due medici - dichiarano i consiglieri M5S Antonella Laricchia e Mario Conca - sono due "eroi loro malgrado" perché puniti per aver svolto il loro dovere di medici e cittadini.”
Quello della dott.ssa Mangiatordi si è concluso con una censura che le impone il silenzio per le prossime segnalazioni che riscontrerà . I due provvedimenti del dott. Papappicco invece, sono ancora un enigma: il secondo è stato ritirato qualche tempo dopo l'inizio dello sciopero della fame, il primo è ancora in piedi. Perché?
La risposta forse, nella e-mail pubblicata da “Il Quotidiano Italiano” nel quale un delegato CISL, a seguito di una riunione con il CPA dell’ospedale, invia ai suoi iscritti e che contiene una frase agghiacciante: “... su Papapicco non riescono a trovare un appiglio per poterlo sanzionare...”.
“Nella nostra interrogazione - continuano Laricchia e Conca - chiediamo al presidente/assessore di intervenire riabilitando i medici e sanzionando, invece, chi ha ordito questo complotto nei loro confronti. Inoltre chiediamo se non ritenga opportuno attivare un servizio di ‘Whistleblowing’ presso le ASL, attraverso il quale i dipendenti possano anonimamente segnalare le anomalie riscontrate durante l’attività lavorativa. Emiliano dia subito una risposta a queste persone e alla nostra interrogazione. Auspichiamo - concludono - che dal prossimo consiglio utile in cui si parla di Sanità non diserti l’aula.”