Puglia: animalisti e associazioni ippiche da Emiliano per la crisi del settore, solidarietà di M5S

BARI - Le categorie ippiche pugliesi rappresentate da allevatori, proprietari, guidatori, allenatori, gentlemen ed artieri, affiancate dalle associazioni animaliste con Fabio Millarte (WWF Taranto), Fabio De Vincentis (ARPEC) ed Emilio Stola (Ass. Baldo e Togo), con il pieno sostegno dei rappresentanti dell’Ippodromo Paolo Sesto di Taranto, consegneranno questa mattina (venerdì 13 novembre, alle ore 11.00) le chiavi di tutte le scuderie dell’intera Regione nelle mani del Presidente Michele Emiliano. Un gesto eclatante perché la crisi, che imperversa da tempo nel settore, ha raggiunto oramai una situazione insostenibile, con il Ministero delle Politiche Agricole che ha sancito la mancanza di liquidità a partire dal 15 novembre, bloccando il calendario ufficiale delle corse.

“Oltre 35.000 operatori in tutta Italia, una intera filiera dall’agricoltore ai guidatori e gentlemen, passando per i proprietari dei cavalli, si accinge a chiudere i battenti definitivamente. Il Governo Renzi, in continuità con chi lo ha preceduto, ha perpetrato infatti in quell’immobilismo che ha incancrenito ed impoverito il settore, anno dopo anno, nonostante la florida condizione di qualche lustro fa – commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura – A tutti gli operatori ippici va tutta la mia vicinanza e solidarietà. Sin dal primo giorno a Montecitorio, ho lavorato per rilanciare la filiera ippica, presentando una proposta di legge che si è incamminata alla Camera fino a quando il Governo Renzi ha deciso rubare la discussione al Parlamento, semplicemente per creare nuovo immobilismo.

L’ippica attende da tempo manovre e riforme ma il Partito Democratico ha puntato sulle slot machine abbandonando un intero settore che coniuga agricoltura, natura, sport, divertimento. La mia battaglia a Montecitorio continua – conclude L’Abbate (M5S) – Ho presentato una ulteriore interrogazione parlamentare per richiamare il sottosegretario Castiglione ed il ministro Martina ai propri doveri: dopo l’inazione e gli scippi subiti in tutti questi anni, ora l’ippica ha bisogno di fatti”.

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