BARI - Un passo importante nella lotta alle trivelle petrolifere nei nostri mari. Il giudizio della Corte di Cassazione - che considera legittime le richieste di abrogare le disposizioni del Governo nazionale sulle trivelle nei mari italiani di ben dieci Regioni- è un passo molto importante nella battaglia che ha visto la Puglia in prima fila in un braccio di ferro con le leggi statali: prima col governo Monti, poi con quello Letta, e infine con Renzi.
Ora, nell’attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sulla “ammissibilità ” dei sei quesiti referendari ( cioè sulle procedure per l’estrazione di idrocarburi e sul limite in mare per le piattaforme petrolifere) si dovrà far sentire forte la voce della Puglia che dice “NO” a chi vorrebbe deturpare il nostro mare, mettere a rischio l’economia marinara, danneggiare il turismo, in nome di uno sfruttamento ambientale sempre più ferocemente opposto alla percezione della gente comune. Percezione che, addirittura, Papa Bergoglio e il presidente degli Usa Obama hanno trasformato in indirizzi etici e di governo per milioni di persone.
Movimento Puglia si schiera a favore del referendum contro le trivelle senza se e senza ma: nessuno tocchi il nostro mare, nostra storia, nostro passato e nostro futuro. Nel caso la Corte Costituzionale ammetta i referendum, Movimento Puglia organizzerà un comitato nella propria sede di via De Rossi 197 a Bari per spiegare ai cittadini le ragioni del no alle trivelle petrolifere al largo delle coste, come votare e come rispondere ai quesiti dell’importantissimo referendum che deciderà le sorti del bene più grande che la Natura ci ha donato: il mare. Così in una nota la presidente di Movimento Puglia, Paola Cristiano.
Ora, nell’attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sulla “ammissibilità ” dei sei quesiti referendari ( cioè sulle procedure per l’estrazione di idrocarburi e sul limite in mare per le piattaforme petrolifere) si dovrà far sentire forte la voce della Puglia che dice “NO” a chi vorrebbe deturpare il nostro mare, mettere a rischio l’economia marinara, danneggiare il turismo, in nome di uno sfruttamento ambientale sempre più ferocemente opposto alla percezione della gente comune. Percezione che, addirittura, Papa Bergoglio e il presidente degli Usa Obama hanno trasformato in indirizzi etici e di governo per milioni di persone.
Movimento Puglia si schiera a favore del referendum contro le trivelle senza se e senza ma: nessuno tocchi il nostro mare, nostra storia, nostro passato e nostro futuro. Nel caso la Corte Costituzionale ammetta i referendum, Movimento Puglia organizzerà un comitato nella propria sede di via De Rossi 197 a Bari per spiegare ai cittadini le ragioni del no alle trivelle petrolifere al largo delle coste, come votare e come rispondere ai quesiti dell’importantissimo referendum che deciderà le sorti del bene più grande che la Natura ci ha donato: il mare. Così in una nota la presidente di Movimento Puglia, Paola Cristiano.