di Mario Contino. BARI - Il 13 Novembre 2015, alle ore 21, presso Teatro G. Fava in Modugno, appuntamento con "Formiche fresche a colazione", di Alessandra Lanzilotti, con Arianna Gambaccini, Joanna Julia Sienkiewicz, Elena Tonelli, Regia Alessandra Lanzilotti.
Dal comunicato si apprende: “Perché qualcuno decide di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica? Con questa domanda Caterina inizia il viaggio verso un’immagine di sé che le assomigli.
Un viaggio, ironico e a tratti paradossale, senza mappa e senza biglietto di ritorno, in cui tutto quello che sembra facile, semplice e indolore, si rivela come in uno specchio deformante nel suo esatto contrario.
Con la consapevolezza che un’azione contro natura come questa, non può essere senza conseguenze e che “Qualcuno” da lassù sicuramente la punirà per aver tentato una scalata verso il cielo.
Perché nella vita ognuno ha un posto assegnato per destino, classe sociale, sesso o taglia, o almeno così le è stato insegnato dalla mamma. Nella solitudine della propria vicenda personale, che il dolore superfluo e non necessario,rendono ancor meno condivisibile, la protagonista si erge ad eroina inconsapevole di una favola amara, sul senso della libertà e di tutti quei cancelli che ci costruiamo o ci lasciamo costruire intorno per evitare di raggiungerla. (di Alessandra Lanzilotti)”.
Ed ecco che nuovamente il teatro cerca di trasmetterci importanti insegnamenti, messaggi celati, ma neanche troppo, tra una battuta ed un rimprovero, tra una lacrima ed un sorriso, perché dietro ogni maschera si cela la vera espressione dell'uomo.
Oggi il teatro non è molto apprezzato dai più giovani, relegato a puro piacere di nicchia e maltrattato dalle masse che non si accorgono neppure di voltare le spalle ad una tradizione millenaria che potrebbe porsi come madre della divulgazione culturale, dell'educazione alla vita ed al sentimento che dietro ogni parola trapela ed irrompe tra gli spalti come un fiume in piena, investendo di emozioni quanti ancora sanno apprezzare il potere del suono, del gesto, dell'espressione.
"Un viaggio, ironico e a tratti paradossale per rispondere alla domanda “Perché qualcuno decide di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica?”. La risposta sembrerebbe a tutti scontata ma non sempre la giusta soluzione dell'enigma è sita nell'ovvio.
Per saperne di più, per trascorrere una piacevole serata e riflettere su quanto appena accennato, gustandosi un piacevole spettacolo , non ci resta che recarci tutti in teatro il 13 Novembre.
Dal comunicato si apprende: “Perché qualcuno decide di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica? Con questa domanda Caterina inizia il viaggio verso un’immagine di sé che le assomigli.
Un viaggio, ironico e a tratti paradossale, senza mappa e senza biglietto di ritorno, in cui tutto quello che sembra facile, semplice e indolore, si rivela come in uno specchio deformante nel suo esatto contrario.
Con la consapevolezza che un’azione contro natura come questa, non può essere senza conseguenze e che “Qualcuno” da lassù sicuramente la punirà per aver tentato una scalata verso il cielo.
Perché nella vita ognuno ha un posto assegnato per destino, classe sociale, sesso o taglia, o almeno così le è stato insegnato dalla mamma. Nella solitudine della propria vicenda personale, che il dolore superfluo e non necessario,rendono ancor meno condivisibile, la protagonista si erge ad eroina inconsapevole di una favola amara, sul senso della libertà e di tutti quei cancelli che ci costruiamo o ci lasciamo costruire intorno per evitare di raggiungerla. (di Alessandra Lanzilotti)”.
Ed ecco che nuovamente il teatro cerca di trasmetterci importanti insegnamenti, messaggi celati, ma neanche troppo, tra una battuta ed un rimprovero, tra una lacrima ed un sorriso, perché dietro ogni maschera si cela la vera espressione dell'uomo.
Oggi il teatro non è molto apprezzato dai più giovani, relegato a puro piacere di nicchia e maltrattato dalle masse che non si accorgono neppure di voltare le spalle ad una tradizione millenaria che potrebbe porsi come madre della divulgazione culturale, dell'educazione alla vita ed al sentimento che dietro ogni parola trapela ed irrompe tra gli spalti come un fiume in piena, investendo di emozioni quanti ancora sanno apprezzare il potere del suono, del gesto, dell'espressione.
"Un viaggio, ironico e a tratti paradossale per rispondere alla domanda “Perché qualcuno decide di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica?”. La risposta sembrerebbe a tutti scontata ma non sempre la giusta soluzione dell'enigma è sita nell'ovvio.
Per saperne di più, per trascorrere una piacevole serata e riflettere su quanto appena accennato, gustandosi un piacevole spettacolo , non ci resta che recarci tutti in teatro il 13 Novembre.
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Cultura e Spettacoli