BARI - Il caso di Telecardiologia tiene ancor una volta banco in Consiglio regionale. "Siamo diventati il punto di riferimento di tutte le segnalazioni di infermieri, operatori del 118 e medici in merito al nuovo servizio” ha dichiarato Antonella Laricchia in Consiglio Regionale. Alla dichiarazione del Presidente Emiliano secondo cui l'avvio del servizio pubblico sarebbe lecito, ha poi risposto così: "Emiliano deve dirci chiaramente quale, a suo parere, sarebbe la norma che permetterebbe l’affidamento diretto e che smentirebbe la sentenza del Consiglio di Stato secondo la quale l’affidamento diretto è solo per le partecipate. Noi non avremmo mai lasciato, se fossimo al governo di questa regione, un servizio così importante nelle mani di chi, nelle intercettazioni, sostiene che si può creare un servizio pubblico che costa più del privato anche a costo di perdere qualche vita o di chi agisce con firme apocrife: Emiliano al contrario, sta lasciando questo servizio nelle mani di questa gente, accontentandosi di un presunto allontanamento farlocco."
Sulla gara per l’acquisto degli elettrocardiografi, la Laricchia dichiara: “tra l’aggiudicazione provvisoria e quella definitiva si evince chiaramente che l’azienda non ha il requisito del codice Ateco e chi doveva controllare ha, probabilmente, chiuso un occhio. Il Presidente non vede l’illegittimità neanche dopo che gliel’abbiamo scritta a chiare lettere nell’interrogazione? A questo punto ci sembra piuttosto il tipico problema di chi non vede quel che non vuole vedere”.
Sul “pasticcio” fatto con i protocolli da Pomo e Amoruso, Emiliano ha invece tentato di liquidare il grave episodio con una battuta parlando di “carisma della Laricchia che li avrebbe messi in difficoltà”. Ma la consigliera adelfiese rilancia con un'altra frecciata dritta al punto: "Non credo di spaventare il dott. Amoruso che in una dichiarazione intercettata parla di sè come di un uomo “blindatissimo" e - conclude la Laricchia - a giudicare dalle risposte del Presidente Emiliano, sembrerebbe essere davvero così.”
Sulla gara per l’acquisto degli elettrocardiografi, la Laricchia dichiara: “tra l’aggiudicazione provvisoria e quella definitiva si evince chiaramente che l’azienda non ha il requisito del codice Ateco e chi doveva controllare ha, probabilmente, chiuso un occhio. Il Presidente non vede l’illegittimità neanche dopo che gliel’abbiamo scritta a chiare lettere nell’interrogazione? A questo punto ci sembra piuttosto il tipico problema di chi non vede quel che non vuole vedere”.
Sul “pasticcio” fatto con i protocolli da Pomo e Amoruso, Emiliano ha invece tentato di liquidare il grave episodio con una battuta parlando di “carisma della Laricchia che li avrebbe messi in difficoltà”. Ma la consigliera adelfiese rilancia con un'altra frecciata dritta al punto: "Non credo di spaventare il dott. Amoruso che in una dichiarazione intercettata parla di sè come di un uomo “blindatissimo" e - conclude la Laricchia - a giudicare dalle risposte del Presidente Emiliano, sembrerebbe essere davvero così.”