Valeria Solesin torna a casa

di Piero Chimenti - Domani la famiglia Solesin dovrebbe partire alla volta di Parigi per far fare un ultimo viaggio a Valeria, nella sua Venezia. Ormai manca poco, solo che le autorità francesi sbrighino le pratiche e che il feretro venga composto. Valeria è l'unica italiana vittima della ferocia dei 4 jahidisti al Bataclan, mentre cercava insieme al fidanzato e la sorella una via di fuga. Il liceo Benedetti in cui aveva studiato la giovane, oltre a lasciare il messaggio di cordoglio sul sito dell'istituto, ha avviato con i suoi studenti una colletta pro Emergency che, insieme ai professori, agli ex compagni di liceo, daranno vita ad una fiaccolata mercoledì sera in Piazza San Marco.

Commozione è stata espressa anche dal patriarca di Venezia, Mons. Francesco Moraglia, nella lettera inviata alla famiglia di Valeria, in cui in un passaggio, fa sentire la vicinanza della comunità al loro dolore: "La tragedia che, con grande dignità e compostezza, state vivendo la sentiamo nostra. Valeria, veramente, appartiene a tutti noi. La sua vicenda ha toccato profondamente tutta la comunità veneziana".

Le prime manifestazioni si sono avute a Padova dove 200 persone si sono riunite davanti alla Prefettura per mostrare solidarietà alla Francia, alternandosi sul palco cittadini e studenti. Per la stessa causa è stata poi fatta una fiaccolata organizzata da Fratelli d'Italia e Lega.

Solidarietà e vicinanza alla famiglia Solesin è stata espressa anche dalle nostre massime cariche istituzionali. Il Presidente della Repubblica Mattarella col suo messaggio di "cordoglio e solidarietà", mentre il Premier Renzi promette che il nome di Valeria verrà ricordato con l'istituzione di una borsa di studio.

Ancora non è stata fissata la data del funerale di Valeria Solesin, alla domanda il fratello ha risposto che non vuole nemmeno pensarci.

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