Sono 2 gli arresti in Vaticano per la fuga di documenti riservati della Santa Sede. Si tratta di monsignor Angel Vallejo Balda e Francesca Immacolata Chaouqui, già componente della Commissione referente sulle attività economiche della Santa Sede (Cosea).
Mons. Balda, spagnolo, già segretario della Prefettura degli Affari economici e della Commissione di studio sulle attività economiche e amministrative (Cosea) e arrestato perché ritenuto il nuovo "corvo" per la fuga di documenti riservati, è stato rinchiuso in cella in Vaticano, nella stessa del Palazzo della Gendarmeria dove tre anni e mezzo fa era stato recluso Paolo Gabriele, l'ex maggiordomo papale accusato di aver trafugato e diffuso le carte segrete di Benedetto XVI nel precedente scandalo Vatileaks.
Francesca Immacolata Chaouqui dopo la convalida dell'arresto è stata rimessa in stato di libertà. "Francesca Immacolata Chaouqui in queste ore ha fornito agli organi procedenti massima collaborazione e ha depositato documenti a supporto delle dichiarazioni rese", ha detto Giulia Bongiorno, avvocato della donna. "Aggiungo che essendo venute meno le esigenze cautelari è già rientrata a casa ed è certa di chiarire in tempi rapidissimi la propria posizione".
I due arresti sono avvenuti tra sabato e domenica. Nessuno degli indagati è cittadino vaticano, ma la giurisdizione d'Oltretevere ha proceduto in totale autonomia in quanto il presunto reato è stato commesso in Vaticano. Le indagini sono state condotte dalla Gendarmeria fin dall'inizio. Interrogatori e arresti sono avvenuti nella città-Stato.
Mons. Balda, spagnolo, già segretario della Prefettura degli Affari economici e della Commissione di studio sulle attività economiche e amministrative (Cosea) e arrestato perché ritenuto il nuovo "corvo" per la fuga di documenti riservati, è stato rinchiuso in cella in Vaticano, nella stessa del Palazzo della Gendarmeria dove tre anni e mezzo fa era stato recluso Paolo Gabriele, l'ex maggiordomo papale accusato di aver trafugato e diffuso le carte segrete di Benedetto XVI nel precedente scandalo Vatileaks.
I due arresti sono avvenuti tra sabato e domenica. Nessuno degli indagati è cittadino vaticano, ma la giurisdizione d'Oltretevere ha proceduto in totale autonomia in quanto il presunto reato è stato commesso in Vaticano. Le indagini sono state condotte dalla Gendarmeria fin dall'inizio. Interrogatori e arresti sono avvenuti nella città-Stato.