Xylella, De Leonardis: “Risolvere l'emergenza e non scaricare le colpe su altri”

FOGGIA - Di seguito, una nota del presidente del Gruppo regionale Movimento Schittulli-Area Popolare, Giannicola De Leonardis. “La prima individuazione di un focolaio nel Salento - sostiene De Leonardis - risale alla fine dell’estate 2013, e la certificazione che si trattasse proprio del batterio ‘xylella fastidiosa’ è dell’ottobre successivo. Ma la Giunta regionale dell’epoca non ha fatto assolutamente nulla né programmato alcun tipo di intervento, e soltanto a emergenza ormai esplosa e contagio drammaticamente dilagato si è deciso, con colpevolissimo ritardo, di affrontarla con risorse e mezzi assolutamente inadeguati. Nello stesso periodo, in piena campagna elettorale, il candidato presidente del centrosinistra Michele Emiliano aveva promesso che, se eletto, avrebbe agito con tempestività e immediatezza in merito. Ma, ad elezione avvenuta, sono passati altri lunghissimi mesi per la costituzione della task force di autorevoli studiosi, chiamata a supplire alle lacune e fugare le perplessità suscitate dai Piani predisposti dal Commissario straordinario Giuseppe Silletti, più volte bloccati da sentenze del Tar.
Prendersela quindi oggi con l’Unione Europea, presunta causa della diffusione del batterio per mancati controlli, e cercare responsabilità esterne - sostiene - non mi sembra l’atteggiamento e il modo più corretto per affrontare e risolvere l’emergenza, alla luce di quanto ho appena ricordato. Gli agricoltori e gli olivicoltori pugliesi hanno un unico interesse, e su questo bisogna concentrarsi: debellare la diffusione del batterio e tornare a respirare, dopo anni da incubo, dopo la desertificazione dei loro terreni - dovuta alle eradicazioni - e relativi danni, ed evitare che la xylella dilaghi anche altrove, nell’intera regione e in quelle limitrofe. Non hanno e non abbiamo bisogno quindi di ulteriori nemici, presunti colpevoli, ma di interventi e azioni concrete e risolutive, da troppo tempo semplicemente annunciate”, conclude.