A Vico la serata dedicata a Papa Francesco e don Tonino Bello

VICO DEL GARGANO (FG) Si passano il testimone, non lo abbandonano mai, e lo portano in giro per il mondo creando speranza vera, cambiamento, fiducia da spendere giorno per giorno, concretamente, per costruire e sognare un orizzonte nuovo. Sono “uomini e donne della pace”, come recita il titolo della rassegna nell’ambito della quale è stato presentato, a Vico del Gargano, il libro di Sergio Paronetto. Il libro s’intitola “Amare il mondo. Creare la pace”, e ricostruisce il filo rosso tra la vita e le opere di due esseri umani straordinari: Papa Francesco e don Tonino Bello. 

“E’ stato un onore e un grande piacere vestire i panni del ‘moderatore’ nella serata in cui abbiamo aperto le pagine del libro per discuterne assieme all’autore, che è vice presidente di Pax Christi Italia”, ha commentato Massimiliano Arena, avvocato e direttore di dirittominorile.it. Il libro è un cammino che procede delle periferie del mondo arrivando dritto al cuore dei lettori e di una questione da cui dipendono i destini di un’umanità sofferente ma vitale: la pace, la costruzione faticosa ma entusiasmante di un mondo capace di realizzare le nostre migliori aspirazioni, “a immagine e somiglianza di Dio”. Papa Francesco è partito dall’Argentina. Don Tonino Bello dal profondo Salento. Il Sud della Terra. Entrambi nella loro vita hanno testimoniato e continuano a farlo, nonostante il vescovo salentino si sia ricongiunto al Padre nel 1993, la lezione dell’umiltà e della determinazione. Al centro della loro opera, c’è sempre l’essere umano, la cura dei poveri, la propensione a privilegiare le esistenze, il volto e il cuore delle persone, rispetto alle dottrine.

“Un ringraziamento particolare per questa bella iniziativa, oltre che a Sergio Paronetto e a Salvatore Miscio, responsabile Giovani della Diocesi di Manfredonia, va a Nicolino Sciscio”, ha aggiunto Massimiliano Arena.

“Iniziative come questa sono importanti, perché ci raccontano l’esempio di donne e di uomini che nella chiesa, nel volontariato, in mezzo alle persone comuni e a quelle che hanno più difficoltà, si può agire costruendo una società più attenta alle necessità e ai sogni della povera gente”, ha concluso Arena.

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