Banche: Mattarella chiede più rigore

ROMA - Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul caso banche. L'occasione è stata il discorso al Quirinale alle Alte cariche dello Stato per i tradizionali auguri.

"Avere cura della Repubblica - ha dichiarato Mattarella - vuol dire tutelare e valorizzare il risparmio, elemento di forza caratteristico della nostra economia.  Si avverte fortemente l'esigenza di un riordino e di un recupero di razionalità nel processo legislativo. Le riforme non riguardano solo l'organizzazione costituzionale, ma dovranno anche imprimere una svolta rispetto all'uso improprio di strumenti e procedure. Di fronte a gravi e recenti episodi relativi ad alcune banche locali che hanno suscitato comprensibile preoccupazione, occorre un accertamento rigoroso e attento delle responsabilità. Sono di importanza primaria la trasparenza, la correttezza e l'etica".

"Al Quirinale - ha sottolineato il Capo dello Stato - si stanno approntando interventi di possibile sostegno, valutando caso per caso, al fine di tutelare quanti sono stati indotti ad assumere rischi di cui non erano consapevoli. Il nostro sistema creditizio - ha detto poi Mattarella - ha resistito ai colpi della crisi, dimostrandosi più solido di altri. Lo attesta il fatto che abbiamo dovuto effettuare salvataggi bancari miliardari, a differenza di quanto avvenuto in altri paesi nella Ue dove debiti privati sono stati trasformati in debiti pubblici.  Sul fronte europeo,  dopo avere responsabilmente approvato mediazioni e compromessi per giungere a soluzioni condivise, abbiamo il dovere di chiedere - come ha fatto il Governo - che siano integralmente onorati gli impegni previsti in materia di Unione bancaria. Rassegnarsi a una Unione bancaria lacunosa e vulnerabile - come hanno evidenziato anche la Commissione Ue e Bce - esporrebbe l'intera Europa a rischi di carattere sistemico".

Sempre in campo economico, nel suo discorso il Presidente ha evidenziato che "il 2015 si chiude con un segno positivo per il Pil e per l'occupazione. Certo, è ancora insufficiente per compiacerci della ripresa, sapendo che un gran numero di nostri concittadini cerca ancora lavoro". "L'Europa è la dimensione minima attraverso la quale gli Stati membri dell'Unione possono attuare una politica efficace. E' un'illusione pensare di proteggersi con muri e fili spinati. E' un errore storico ritardare la necessaria azione comunitaria in tema di accoglienza, di riconoscimento e ricollocazione dei rifugiati, di contrasto ai trafficanti di esseri umani, di rimpatri, più in generale di politiche dell'immigrazione". "Ringrazio vivamente il presidente Piero Grasso per le parole cordiali che ha voluto rivolgermi e per le interessanti considerazioni da lui svolte, a conclusione di un anno davvero impegnativo per il nostro Paese, e per l'Europa di cui siamo cittadini".

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