BARI - Questa mattina a Palazzo di città il sindaco Antonio Decaro ha presentato il progetto Made in carcere per Bari per Bene. L’iniziativa, promossa dall’amministrazione comunale con la collaborazione di Luciana delle Donne, ideatrice di Made in Carcere, si pone sulla scia delle attività legate al progetto Bari per bene che dallo scorso febbraio sta coinvolgendo, uno ad uno tutti i quartieri di Bari.
Nello specifico il Comune di Bari attraverso gli assessorati al Commercio, allo Sport e al Welfare ha coinvolto le attività commerciali baresi per creare una sorta di “patto di cittadinanza” che promuova il senso civico e i valori della solidarietà attraverso una campagna di sensibilizzazione che intende sostenere e contribuire a progetti sociali della nostra città e dell’associazione stessa Made in carcere.
A partire da oggi, 5 dicembre, saranno allestiti dei Temporary corner firmati Made in Carcere e Bari per Bene in diversi negozi della città . All'interno dei corner saranno venduti articoli prodotti dalle detenute degli istituti penitenziari di Lecce e Trani firmati Bari per Bene: accessori utili per lo sport e per la vita di tutti i giorni, come ad esempio coprisella delle biciclette, fasce scaldacollo, portacellulare, sacche, borse e altro.
Acquistando uno di questi articoli si potrà fare due importanti buone azioni: sostenere il progetto Made in Carcere, che da anni lavora con le detenute, dando loro la possibilità di imparare un nuovo mestiere e di riscattarsi socialmente attraverso l'ideazione e la produzione di opere sartoriali, e sostenere un progetto sociale per la nostra città dedicato alle forme di contrasto alla violenza sulle donne. Un contratto di sponsorizzazione tra Made in Carcere e l'assessorato al Welfare del Comune di Bari permetterà di devolvere parte dei ricavati delle vendite ad un progetto che sarà realizzato nei prossimi mesi a Bari.
“Con il progetto Bari per bene abbiamo stretto un patto con tutti i cittadini per prenderci cura della nostra città – dichiara il sindaco Antonio Decaro -. Questo significa avere rispetto dei luoghi e delle persone collaborando con tutti i soggetti a diverso titolo coinvolti, pubblici e privati. Voglio ringraziare i responsabili di Made in Carcere che hanno sposato sin dall’inizio il progetto Bari per bene e i commercianti della città che ancora una volta si sono dimostrati attenti alle tematiche civiche e sociali e hanno risposto con grande partecipazione alla nostra chiamata. Siamo sicuri che anche i cittadini non faranno mancare il loro sostegno a questa attività e che il marchio Bari per bene porterà tanti risultati positivi in termini di risorse economiche ma soprattutto di energie umane ai progetti di solidarietà sociale che vogliamo attivare. Il connubio tra il mondo e i soggetti economici della città e il mondo del “no profit” sia uno dei migliori esempi di collaborazione civica che questa città sta esprimendo. ”
Alla conferenza stampa hanno partecipato Luciana delle Donne, gli assessori coinvolti Bottalico, Palone e Petruzzelli e i responsabili delle attività commerciali aderenti all'iniziativa.
I negozi coinvolti sono:
I Fanizzi: via Piccinni, 35
Fiore di Maggio: via A. Gimma, 82
Sorrisi: via Papa Giovanni XXIII, 117
Cicli Mannarini: via Capruzzi, 13
36metriquardi: via Putignani, 83
Il progetto è aperto a chiunque volesse partecipare all’iniziativa.
Nello specifico il Comune di Bari attraverso gli assessorati al Commercio, allo Sport e al Welfare ha coinvolto le attività commerciali baresi per creare una sorta di “patto di cittadinanza” che promuova il senso civico e i valori della solidarietà attraverso una campagna di sensibilizzazione che intende sostenere e contribuire a progetti sociali della nostra città e dell’associazione stessa Made in carcere.
A partire da oggi, 5 dicembre, saranno allestiti dei Temporary corner firmati Made in Carcere e Bari per Bene in diversi negozi della città . All'interno dei corner saranno venduti articoli prodotti dalle detenute degli istituti penitenziari di Lecce e Trani firmati Bari per Bene: accessori utili per lo sport e per la vita di tutti i giorni, come ad esempio coprisella delle biciclette, fasce scaldacollo, portacellulare, sacche, borse e altro.
Acquistando uno di questi articoli si potrà fare due importanti buone azioni: sostenere il progetto Made in Carcere, che da anni lavora con le detenute, dando loro la possibilità di imparare un nuovo mestiere e di riscattarsi socialmente attraverso l'ideazione e la produzione di opere sartoriali, e sostenere un progetto sociale per la nostra città dedicato alle forme di contrasto alla violenza sulle donne. Un contratto di sponsorizzazione tra Made in Carcere e l'assessorato al Welfare del Comune di Bari permetterà di devolvere parte dei ricavati delle vendite ad un progetto che sarà realizzato nei prossimi mesi a Bari.
“Con il progetto Bari per bene abbiamo stretto un patto con tutti i cittadini per prenderci cura della nostra città – dichiara il sindaco Antonio Decaro -. Questo significa avere rispetto dei luoghi e delle persone collaborando con tutti i soggetti a diverso titolo coinvolti, pubblici e privati. Voglio ringraziare i responsabili di Made in Carcere che hanno sposato sin dall’inizio il progetto Bari per bene e i commercianti della città che ancora una volta si sono dimostrati attenti alle tematiche civiche e sociali e hanno risposto con grande partecipazione alla nostra chiamata. Siamo sicuri che anche i cittadini non faranno mancare il loro sostegno a questa attività e che il marchio Bari per bene porterà tanti risultati positivi in termini di risorse economiche ma soprattutto di energie umane ai progetti di solidarietà sociale che vogliamo attivare. Il connubio tra il mondo e i soggetti economici della città e il mondo del “no profit” sia uno dei migliori esempi di collaborazione civica che questa città sta esprimendo. ”
Alla conferenza stampa hanno partecipato Luciana delle Donne, gli assessori coinvolti Bottalico, Palone e Petruzzelli e i responsabili delle attività commerciali aderenti all'iniziativa.
I negozi coinvolti sono:
I Fanizzi: via Piccinni, 35
Fiore di Maggio: via A. Gimma, 82
Sorrisi: via Papa Giovanni XXIII, 117
Cicli Mannarini: via Capruzzi, 13
36metriquardi: via Putignani, 83
Il progetto è aperto a chiunque volesse partecipare all’iniziativa.