GALLIPOLI - Puntuale come ogni anno l’evento “Fiamme di Stelle”, organizzato dai ragazzi dell'Associazione Ampalea dei Leoni, si presenta come pioniere di una delle più belle tradizioni gallipoline, che scandiscono il periodo natalizio a Gallipoli, ovvero “I Pupi di Capodanno” (fantocci realizzati unicamente in cartapesta minuziosamente rifiniti e dipinti a mano). Queste opere in cartapesta, la cui tradizione vuole vengano bruciati il 31 dicembre alle ore 24.00 con una fragorosa accensione pirotecnica, rappresentano simbolicamente l’anno vecchio che se ne va con tutti i malesseri e le sue cattiverie, e sono di buon auspicio per il nuovo anno.
La tradizione dei Pupi di Capodanno, a Gallipoli, è un appuntamento antichissimo che si rinnova di anno in anno e riconduce e rimarca quello che per Gallipoli è il ciclo del fuoco (che comprende anche le Focareddhe di Sant’Antonio Abate il 17 gennaio e la Caremma del periodo pasquale) scandendo così alcune festività della cittadina ionica. Cosicché si è costituita una vera e propria scuola con manufatti sempre più imponenti come dimensioni e soprattutto sempre più pregevoli come lavorazione. In proposito, è stato fondamentale l’apporto di una veramente nutrita schiera di ragazzi e giovani che, conferiscono alla cartapesta la dignità di una vera e propria – sia pure effimera – opera d’arte; tanto che, alla fine, quasi dispiace affidare i Pupi al fuoco purificatore e alla sua ormai canonica accensione pirotecnica, questo sparo fragoroso non è solo l’addio all’anno vecchio quanto il saluto al nuovo anno.
Il programma dell'evento prevede giorno 30 dicembre l'installazione del pupo alle prime luci dell'alba e in serata il concerto dei Rewind, live disco music anni '70-'80 a partire dalle ore 21.30, seguito da uno spettacolo pirotecnico. Mentre per giorno 31 dicembre la giornata sarà allietata dagli artisti di strada e allo scoccare della mezzanotte il pupo verrà bruciato e l'accensione sarà accompagnata dallo spettacolo musicale dei "Mistura Louca", cover band di Manu Chao, dai ritmi ska e patchanka.