di Francesco Greco. LOS ANGELES (Usa) - Hollywood consacra il talento polisemico della star Francesca Stajano, attrice salentina (Gallipoli) di nascita e romana di adozione. Il foro (è laureata in Legge) fa a meno di una toga, ma ha guadagnato un'interprete raffinata del teatro, la tv, il cinema, la musica lirica (“Bohème”) e leggera, ma è anche produttrice, sceneggiatrice, modella per la pubblicità, e ha anche gestito un teatro tutto suo a Morlupo, alle porte di Roma.
Il corto “Frammenti” (12 minuti, per Franco Mariotti, ufficio-stampa di Cinecittà “un piccolo capolavoro”), interpretato nel 2014 con accenti commossi e densità estetica, è stato premiato a Los Angeles, scelto fra oltre 700 film da tutto il mondo presentati al “Burbank International Film Festival” (a due passi dai celebri studios che hanno fatto la storia del cinema, dai fratelli Lumière a Tarantino). Nato da un soggetto di Elettra Ferraù (figlia del grande critico Alessandro), scritto, prodotto e diretto dal regista romano (ma con esperienze cosmopolite: nel 2006 si è trasferito a Los Angeles, nel 2008 ha firmato “Hard Boiled” ambientato in Alabama, nel 2010 “Il demonio” nell'Austria fine Ottocento, ora lavora a “L'ultima moglie di Dracula”) Raffaello Sasson, il film ha conquistato una giuria autorevolissima, che ne ha decretato il successo anche oltreoceano dopo le ottime performance ad alcune rassegne in Italia ed è, dice la Stajano “la storia di una coppia in crisi, ma non si capisce bene fino all'ultimo cosa l'ha provocata...”.
Girato in Salento, sulle deliziose spiagge attorno a Gallipoli e nella suggestiva campagna salentina (Alezio), il film narra la storia di una coppia in crisi, ormai scivolati senza accorgersene nell'afasia dei sentimenti, nell'incomunicabilità quale forma ispida e sofferta di comunicazione del XXI secolo, nonostante i tanti strumenti offerti da scienza e tecnologia: cellulare, skype, email, whatsapp e quant'altro: mezzi che rendono ancor più inaccettabile e inspiegabile l'eutanasia dell'amore. Nell'ingenuo tentativo di salvare il matrimonio, la coppia torna nei luoghi dove l'amore nacque.
Allieva del maestro del teatro d'avanguardia Giuliano Vasilicò, la Stajano aderisce al personaggio in tutte le sue sfumature e chiaroscuri, luci e ombre, silenzi riempiti dalla musica del maestro Andrea Tosi e parole smozzicate e addolorate (“questo film doveva essere quasi muto, dovevo far veicolare la sofferenza dei personaggi” afferma Sasson), dette con fatica. Federico Scribani è il suo compagno improvvisamente arido e insensibile, rassegnato alla fine di un sentimento in cui pure aveva creduto e, come tutti noi, aveva molto investito. L'attrice è questi giorni è sul set di “Utopia”, di Emanuele Ajello, a inizio anno sarà nel cast di una grande produzione internazionale e in teatro, il suo primo amore.
Una storia d'autore aspra, affatto consolatoria, in cui il filo fra vita e morte è esilissimo, vivi e trapassati sono scossi dal medesimo tormento, corpi e ombre si possono confondere. E' resa in tutta la sua drammatica complessità sia da una regia lievissima e perciò efficace retta da intensi primi piani e piani-sequenza (“soggettive, sguardi in macchina e camera in spalla” aggiunge il regista) capace di evocare “un silenzio denso di speranza” (ancora Sasson nel concept), che dalla fotografia di Federico Sisti che dà spessore psicologico e intensità psicanalitica alle ombre avvolte nella loro insonne, tormentata quotidianità in cui tutti appaiono inquieti, incapaci di elaborare lutti infiniti che corrono su più livelli: sentimentale, esistenziale, ideali, ecc.
“Frammenti” (autoprodotto) a Hollywood ha conquistato il cuore di tanti e la selezione del “Burbank” (il festival più importante del cinema indipendente mondiale, a cui partecipano anche le star di Hollywood) per la trama ma anche per i paesaggi del Salento, di cui è divenuto involontario testimonial. Jeff Rector, direttore della rassegna, ha avuto parole commoventi e ha elogiato sia l'interpretazione della Stajano che il regista per le atmosfere del film. “Giornate faticose ma dense di soddisfazioni”, osserva l'attrice, che ha accentuato il suo glamour grazie anche agli abiti della stilista romana Vanessa Foglia. Il film comunque era stato già premiato a apprezzato in varie rassegne nel mondo: in Russia e in Italia: Lazio, Basilicata (prossime tappe: Pechino e la Spagna).
La cerimonia conclusiva si è svolta al “Cast Away”, in cima alle colline che dominano Burbank e la news è apparsa su “Hollywood Time” e su tutti i media Usa: un grande spot per il cinema d'autore italiano dopo l'Oscar a “La grande bellezza”. “Frammenti” tornerà negli Usa a febbraio 2016 per partecipare al “Maf” (sezione cinema italiano), mostra del cinema internazionale che si svolge a Orlando e a cui partecipa anche la Warner Bros. su invito del manager di spettacolo Oscar Garavani.
Altri credit: la bravissima Paola Sebastiani, poi Daniele Scotti (anche aiuto regia), Chiara Della Rossa, Matteo Milani, Francesco Romeo, Kweta Lubaki, Nabi Golam, Giorgio Zela, scenografia Flavia Marziali, costumi Martina Catelli, trucco Giulia Caprilli, assistente alla fotografia e alla regia Lorenzo Guidotti, segretario di edizione Giovanni Mendiola, foto di scena Fernando Sbriscia e Silvia Palombi.
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