Dopo ’Detto Fatto’, il trionfo nelle librerie: intervista a Roberto Carminati


di Pierpaolo De Natale - Vi sarete abituate a vederlo tra i tutor ospiti di Caterina Balivo nel pomeriggio di Rai Due, dove portava a nuova vita capelli, tagli e acconciature di showgirl e donne di tutta Italia. Però, dopo l'esperienza che l'ha visto trionfare a Detto Fatto, Roberto Carminati ha deciso di compiere un ulteriore passo in avanti nella propria carriera di hairstylist delle star. Forte dei successi registrati sia in tv che nell'hair studio di via Svevo, a Roma, Carminati ha raccolto anni di vita nel suo primo scritto. Il libro d'esordio nel mondo dell'editoria é intitolato "Biondo platino. Il colore dei sogni", edizioni Libreria Efesto, ed ha già riscosso importanti consensi tra il pubblico femminile.

In occasione delle festività natalize e all'indomani della sua partecipazione allo Speciale Spose di Novella2000, abbiamo avuto modo di intervistarlo per il Giornale di Puglia. Dunque, in attesa di vedere Carminati nuovamente in tv - oggi alle 18.30 sul canale 221 del digitale terrestre - ecco cosa ha risposto per le nostre amate lettrici. 

Roberto, perché hai scelto di abbandonare per un attimo le forbici e passare alla penna? 
Ho deciso di scrivere questo libro perché desideravo raccontare in maniera sincera il mio percorso di vita, tracciando le tappe salienti del mio cammino professionale. "Biondo platino. Il colore dei sogni" é un vero e proprio romanzo autobiografico che racconta la storia di un ragazzo con un obiettivo e con in sé tanta voglia di realizzarlo. Nel libro scrivo di quando all'età di otto anni provavo qualcosa nel toccare i capelli di mia madre. Ero un bambino, ma in me si stava già sviluppando un amore, quello per ciò che sarebbe diventato il mio lavoro. 

Perché, fra molte tinte, hai scelto proprio il biondo platino? 
Beh, biondo platino è il colore che ho spesso avuto tra le mani, uno dei più diffusi tra le donne che ho avuto il piacere di curare durante la mia carriera. Inoltre, ho scelto questa tinta perché il platino é il metallo che rappresenta i grandi traguardi e in questo libro parlo dei miei piccoli e grandi successi personali. Nemmeno io avrei mai immaginato che quel ragazzino ancora minorenne che sperava di lavorare come garzone in un prestigioso negozio vicino alla Rai, un giorno sarebbe stato ospite di quegli stessi studi televisivi. 


C'é un episodio di cui parli nel libro a cui sei particolarmente legato? 
Trovo che tutte le vicende vissute siano importanti allo stesso modo, perché fanno parte del lungo percorso che mi hanno portato ad essere la persona che oggi sono. Se dovessi pensare ad un episodio in particolare, parlerei del mio viaggio a Parigi. Da giovane sognavo tanto di visitare quella città magica, così mi impegnai per risparmiare e racimolare del denaro che mi consentisse di arrivare oltralpe. Ricordo ancora come mi incantavo fissando l'ingresso dello studio di Alexandre de Paris. Guardavo per ore donne che, vestite con abiti alla moda, entravano in quel salone per poi uscirne felici e soddisfatte, sfoggiando nuovi tagli o nuovi colori. Desideravo con tutto me stesso poter, un giorno, rendere felici le donne come faceva Alexandre

Dunque, morale della storia? 
Morale della storia è non rinunciare ad inseguire i propri sogni. In un periodo simile il mio può sembrare un invito quasi pazzo, perché nell'odierna situazione di generale difficoltà economica, si bada alla concretezza e c'è poco spazio per i sognatori. Però - e posso assicurarvelo - che, alla resa dei conti, si verrá sempre ripagati per tutti gli sforzi fatti. Concedimi, infine, di cogliere l'occasione per augurare un sereno Natale a tutte le lettrici e i lettori del Giornale di Puglia.

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