di Luigi Laguaragnella - Gli argomenti che si affrontano
in ambito ecclesiale, diocesano non possono rimanere chiusi in quell’ambito o
essere ascoltati esclusivamente dalle persone vicine alla Chiesa perché esse
vivono in un mondo e in contesto con cui convivere e, in alcuni casi,
cambiarlo. Le riflessioni che si pongono coloro i quali si dichiarano cattolici
possono essere senza dubbio interessare persone di diversa sfumatura ideologica
e di stile di vita. Essendo immersi tutti in una vita sociale, molti argomenti
devono, invece, essere condivisi, anche fuori contesto. Gli incontri diocesani
dell’Ufficio Mondo Sociale e del Lavoro sono stati inaugurati in un ambiente
“non ecclesiale”, un luogo cittadino aperto a tutti: la libreria “Di Marsico”,
nel centro di Bari, ha aperto le sue porte a questa proposta diocesana
comprendendo il valore comunitario di alcune tematiche, valide per ogni
persona.
La libreria ha ospitato Gigi De
Palo, autore de “L’amore intelligente”, libro che parla della Dottrina Sociale
della Chiesa rapportandola ad esempi concreti che riguardano l’aspetto
socioeconomico. L’autore, nel passato assessore al Comune di Roma e da poco
tempo eletto presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari, è
formatore e,in giro per l’Italia, (parrocchie e non solo) spiega come applicare
alla vita reale i punti salienti della Dottrina Sociale che, fa notare, sono
gli stessi della Carta dei Valori del Banco di Credito Cooperativo: centralità
della persona, bene comune, solidarietà, sussidiarietà e partecipazione.
Altri ospiti del pomeriggio in
libreria erano Giuseppe Lobuono, direttore del Banco di Credito Cooperativo di
Bari che ha partecipato attivamente all’organizzazione della presentazione e
l’arcivescovo della diocesi Bari-Bitonto mons. Francesco Cacucci. Ascoltare
Gigi De Palo, è per Lobuono, l’occasione di ribadire l’importanza di guardare
ad una visione più umana dell’economia. Il BCC è quello che si sforza di fare,
mentre De Palo è quello che punta a incentivare. La Dottrina Sociale, infatti,
è un documento che se approfondito, è estremamente radicato nella vita sociale
e nelle persone e l’affinità con i principi di una banca ne sono la
testimonianza. Ecco perché è opportuno ricordarsi che comandare è servire e non
trarre profitto e che è fondamentale esaltare la bellezza della vita e delle
occasioni che si hanno per renderla degna per tutti.
La Dottrina, ricorda, è
una bellezza che va diffusa e per questo va conosciuta. “L’amore intelligente”
accosta, nel titolo, due termini che possono sembrare in antitesi, ma
probabilmente è proprio il documento ecclesiale ad ispirare Gigi De Palo. Offre
gli strumenti affinché nel sociale, negli ambiti lavorativi, nelle relazioni si
privilegi l’individuo e i suoi progetti. E non è così scontato considerato che
lo Stato, purtroppo, tende ad umiliare la persona, obbligandola a rimangiarsi i
propri sogni. Ogni desiderio di bellezza dalla famiglia ad un semplice gesto
solidale, dalla creazione di un’idea all’impegno sociale, lo Stato in realtà,
come dice De Palo, lo umilia, rendendo tutto più complicato. Spiega ciò facendo
vedere un breve video del film “Bianco, rosso, verdone”, in cui la moglie Magda
è assalita dalle consegne del marito: così lo Stato richiede ai cittadini
numerose cose a anziché essere sussidiario, ossia incluso in una rete che
comprende famiglia, associazioni, relazioni, Comuni, diventa padrone
confondendo la sussidiarietà con la “sudditarietà”.
L’autore de “L’amore
intelligente” si occupa di recuperare la dimensione spirituale della
leadership, ossia, anche attraverso la sua esperienza esorta a non rassegnarsi,
ma allo stesso tempo non fermarsi alle parole e all’indignazione. Gigi De Palo
ha soffermato l’attenzione del pubblico sul senso del bene comune, altro
elemento su cui è fondata la Dottrina. Ha spiegato il “bene comune” partendo
dal video del rigore calciato da Pirlo contro l’Inghilterra ad euro 2012. Un
rigore decisivo, battuto a “cucchiaio” in un modo che ha spiazzato tutti. Quel
gesto tecnico ha dato la spinta a tutto l’ambiente, ha creato stimoli. Con
questo esempio Gigi De Paolo vuol spiegare che ognuno deve dare un pizzico in
più oltre quello che già fa usualmente. Pirlo poteva battere un semplice
rigore, ma esaltando la sua tecnica ha reso magnifico “quel semplice rigore”
trasmettendo segnali positivi per il bene comune.
Con il suo libro De Palo è del parere
che la Dottrina Sociale sia rivolta a tutti. Ed è dello stesso avviso
l’arcivescovo della diocesi Bari-Bitonto mons. Cacucci, presente all’incontro.
L’arcivescovo sulla scia del discorso del bene comune, ha aggiunto il tassello
della “gratuità” che è necessario recuperare. Gratuità intesa come spinta a
saper rischiare, quando apre all’inventiva e all’intelligenza. E’ la gratuità,
che potrebbe partire da tutti, a creare la reciprocità e quindi raggiungere e
apprezzare le diversità e creare la carità. Questa, infatti, non è altro che un
rischio e oggi, ciò che si avverte è la paura di rischiare. Rischio proprio come
l’amore.