Ferrovie Sud-Est: esposto di Asso-consum

BARI - L’ Asso-consum, associazione per la difesa dei consumatori, degli utenti e dei cittadini, componente CNCU, a fronte dello scandalo che ha coinvolto la società Ferrovie Sud-Est ridotta tanto al baratro che nelle casse della società non risultano neppure i soldi per pagare il Tfr dei 1300 dipendenti, ha inviato un esposto alla procura della Repubblica di Bari affinché venga messo alla luce l’operato dei revisioni, si verifichi che tra i consulenti non vi siano parentele con i vertici amministrativi dell’azienda e si mettano in evidenza tutte le condotte che hanno portato al fallimento l’azienda ormai in via di commissariamento.

Si chiede inoltre di accertare se negli ultimi anni vi siano stati aumenti di stipendi, bonus e rimborsi spese oltre che per i dirigenti aziendali anche per il consiglio d’amministrazione.

Tra i dati risultanti compromettere la stabilità dell’azienda: stipendi da capo giro per dirigenti, insolite quanto eccessive spese amministrative e legali. Costi, dunque, che non risultano avere nessun riscontro qualitativo sul sistema ferroviario.

Inoltre l’ex amministratore unico Luigi Fiorillo risulta indagato all’interno di più inchieste: nell’inchiesta della procura di Firenze su Grandi opere e Tav nella quale è accusato di turbativa d’asta e in quella sulle presunte truffe per l’acquisto di 52 vagoni (27 nuovi e 25 ristrutturati), messi in atto fra il 2006 e il 2012, nella quale invece rischia il processo.

“Chiediamo inoltre” afferma il presidente Aldo Perrotta "di verificare se i revisori dei conti abbiano o meno messo in luce le criticità economiche connesse anno per anno per l’approvazione del bilancio e come mai, nel caso di rinvenimenti di criticità, i bilanci siano stati approvati”.

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